Frank Laugelli, ricordi chi erano i …New Trolls

Da Toronto, il saluto del mitico bassista del celebre complesso “rock-progressive” degli anni ’70, originario di Amaroni (Cz)

Frank Laugelli in downtown a Toronto

Da Toronto, per i lettori di Calabria Mundi, il gradito saluto “in diretta” da Frank Laugelli, già bassista dei mitici “New Trolls”, il celebre complesso “rock-progressive” italiano degli anni’ 70, l’epoca in cui Battisti, Mina, De Andrè e gruppi come i Dik Dik e i Formula Tre, furoreggiavano. “Con Nico, Gianni, Vittorio e Maurizio – ricorda Laugelli – si girava l’Italia in lungo e in largo, con grande entusiasmo e allegria. Oggi sembra un’altra era…”. I New Trolls sapevano come farsi amare, e il successo arriva presto per i loro brani su arrangiamenti elaborati, che beneficiano del virtuosismo tecnico delle loro esecuzioni e dei cantati polifonici molto strutturati.

Corre veloce sulle ali del tempo la memoria di Laugelli, sangue calabrese nelle vene (originario di Amaroni, in provincia di Catanzaro) e musica dei leggendari James Brown e Tony Bennett nel cuore, per sette anni con la band, poi nel ’75 l’abbandono per il Canada e la grande capitale dell’Ontario dove fonda la sua “Next Millennium Productions”, casa discografica avviata per lanciare nel firmamento musicale i talenti canadesi e italocanadesi in particolare.

Laugelli in una foto dell’epoca

Gli anni ’70 sono “clou” per Laugelli e il gruppo che partecipa al Festival di Sanremo (con una cover del brano “Una storia”, di Sergio Endrigo) e incide quello che viene considerato il capolavoro: ossia “Concerto grosso per i New Trolls”, assieme a Searching for a land, a UT, a Canti d’Innocenza, canti d’Esperienza e ai due album Sun Supreme e l’ultimo degli Ibis. Il lato A dell’album Concerto grosso, è come si sa opera originale scritta dal musicista Luis Bacalov. Il titolo fa riferimento al “Concerto grosso”, una forma musicale tipica e assai frequentata dai musicisti d’epoca barocca come Corelli e Vivaldi, Handel e Bach. Una prima versione di questa composizione era stata utilizzata come colonna sonora del film “La vittima designata. Nella seconda facciata i New Trolls propongono anche l’incisione di una improvvisazione musicale. Un disco di grande successo, con oltre 800 000 copie vendute, con sonorità progressive unite a stilemi di musica classica e tratti che ricordano le grandi band del progressive britannico dell’epoca come i Jethro Tull e i King Crimson). Nel 1972 i New Trolls ne eseguirono a Senza rete un’esibizione dal vivo, insieme all’orchestra di Pino Calvi.

Nello stesso anno nacque il primo fan club del gruppo, con sede a Torino, in Corso Ferrucci 72, uno dei primi fan club italiani (all’epoca la parola “fan” non era ancora di uso comune); tuttora in attività, è anche uno dei fan club più longevi d’Italia.