Da “Grano” a Dublino, la pasta di Roberto Mungo dà spettacolo

Originario di Borgia (Cz), lunga esperienza nel mondo della ristorazione, ha conquistato stampa e palati internazionali con i suoi prodotti freschi fatti con materia prima di alta qualità, proveniente dalla Calabria

Roberto Mungo

Ancora sorprese da Borgia (Cz)… Dopo la chiacchierata con Enzo Turriziani, primo trombone all’Opera di Stato di Vienna e componente dei celebri Wiener Philharmoniker, eccone subito un’altra con Roberto Mungo (incontrato a Soverato, sotto gli ombrelloni del Lido Lazzarella), ristoratore-agricoltore-imprenditore di successo, e inesauribile promotore della “Calabria a tavola” in quel di Dublino, Irlanda, con il suo bel locale “Grano” nel quartiere di Stoneybatter, al 5 di Norseman Court, su Manoor Street, citato dalla Guida Michelin e scelto da Peroni-Nastro Azzurro come ambasciatore della cucina italiana nell’isola di smeraldo.

Con una storia “dal basso”, una lunga esperienza in cucina e in sala, in Calabria, a Roma e Bologna anche come cameriere e sommelier, Mungo è oggi un affermato ristoratore e restaurant manager che ha giustamente attirato su di sé l’attenzione della stampa internazionale (“New York Times”, “Business Post”, “The Irish Time”, “Food & Wine”, e come detto prima, la “Guida Michelin”) e di una vasta clientela. Ed essendo ancora giovane, è legittimo pronosticare per lui tanta altra buona strada.

Pasta fresca da grano coltivato a Roccelletta di Borgia (Cz),
il must del locale di Mungo
a Dublino

Il suo locale è stato entusiasticamente avviato nella città di Joyce e Beckett, della birra Guinness e degli U2 (dove si era portato per studiare l’inglese, non per lavorare), come laboratorio artigianale di pasta fresca fatta con grani di alta qualità prodotti da lui stesso a Roccelletta di Borgia (Cz), macinati a Filadelfia (Cz) e serviti di prima mano.

Poi ecco il ristorante vero e proprio, dove oltre la pasta fresca prodotta con macchina impastatrice orgogliosamente tricolore, negli scaffali fa capolino tanta buona Calabria: a cominciare da una trentina di etichette di vini provenienti dalle varie province bruzie, e dagli immancabili affettati (con quelli, assai apprezzati, di suino nero) e poi formaggi, sottoli, amari, gelati e altre delizie…

L’azienda di Mungo gira a pieno regime, funziona bene e dà soddisfazioni e spinta. Ecco allora la decisione di andare avanti, di dar vita ad un’altra scommessa, con la recente apertura della vineria “A fianco”, dove si servono aperitivi accompagnati da ricchi e gustosi taglieri. Iniziativa indovinata anche questa, e già da subito ben seguita e frequentata.

Roberto Messina con
Roberto Mungo a Soverato (Cz)

Il rapporto con la sua regione d’origine è intensissimo e appassionato, devoto e affettuoso, nonostante riconosca e apprezzi quanto di buono ha trovato e sperimentato in Irlanda, soprattutto in termini di organizzazione sociale e di facilitazioni, agevolazioni e incentivi all’intrapresa e all’attivismo commerciale: “uno Stato e una burocrazia ‘amica’ – tiene a definirli così – capaci di affiancare, indirizzare, supportare”.

La pasta, in particolare, era e resta la sua passione: scilatelle, tagliolini, ravioli, gnocchi, sono per lui musica e poesia. E a Dublino, supportato nel lavoro quotidiano dall’arrivo e dalla permanenza della sua più grande “maestra” (la mamma Roma Graziano) ha potuto realizzare il suo sogno di farne un “must” apprezzato da palati locali ed internazionali quotidianamente invitati a “pasteggiare” nel buon nome e al sano gusto dell’amata Calabria…

Foto, gentile concessione Roberto Mungo e Ristorante Grano (Dublino)