Si torna a Parigi, tra Genio Italico e cucina calabrese…

Allentata la morsa del Covid, la ville lumière riabbraccia turisti e “innamorati”, con la sua grande offerta culturale e gastronomica che fa riferimento al Belpaese e alla regione calabra

di Riccardo Guerrieri

A partire dallo scorso 19 maggio, la città Parigi offre nuovamente l’occasione di scoprire in serenità i suoi musei e monumenti, di sorseggiare un drink e gustare un buon pasto o fare shopping nei negozi. Insomma, è tornata a vivere, ed è di nuovo possibile muoversi tra le sue vie e le sue innumerevoli attrattive, tenendo presenti alcune regole per poterlo fare senza fastidi: informarsi sulle disposizioni sanitarie che variano; verificare sui numerosi siti italiani o francesi le condizioni di accesso; prenotare eventualmente in anticipo la fascia oraria giusta per i luoghi culturali scelti.

L’elegante Ponte Alexandre III collega
gli Champs-Élysées e il Grand Palais

Tante le mostre che Parigi aveva in cantiere e che finalmente ora torna ad offrire. Tra quelle che i siti “sortiraparis.com” oppure “75.agendaculturel.fr” segnalano, a riguardare l’Italia sono queste:

Al Museo Jacquemart-André, l’invito è per gli amanti della pittura italiana a scoprire una mostra su Sandro Botticelli, dal 10 settembre 2021 al 24 gennaio 2022 (Musée Jacquemart André – 158 boulevard Haussmann. (Prezzi da 12 a 15 euro ).

La Biblioteca nazionale di Francia accoglie fino al 23 gennaio 2022 Giuseppe Penone, figura importante dell’arte contemporanea, il cui lavoro mette in discussione, con forza e poesia, i legami dell’uomo con la natura. Penone ha realizzato per l’occasione “Sève et pensée” (Linfa e pensiero), un’installazione spettacolare concepita a partire da un immenso tronco d’albero attorno al quale si avvolge un testo scritto dall’artista. (Bibliothèque François-Mitterrand – Quai François Mauriac. Prezzi da 9 a 11 euro).

Per chi volesse scrutare le diverse possibilità che Parigi offre nei suoi 20 “arrondissements”, il sito “paristoric.com” fa una panoramica esaustiva, che dovrebbe soddisfare il turista italiano. Turista che potrebbe avere tuttavia qualche difficoltà al momento del pranzo o della cena, qualora volesse continuare, a livello gastronomico, a mangiare italiano. Non che i ristoranti o pizzerie dall’etichetta “Italia” manchino, dato che a Parigi è l’Italia che detiene il primato del maggior numero di ristoranti stranieri individuati sul sito “tripadvisor.fr”: 1774, per l’esattezza, sull’insieme dei circa 17.000 ristoranti parigini. Il fatto è che vanno dal ristorante Passerini o dalla pizzeria Peppe, classificati tra i migliori all’estero (guide 50topitaly.it e 50toppizza.italy.it), alle improvvisate tavole che non mancherebbero di deludere il raffinato palato del turista italiano.

La pianta di Parigi con i suoi 20 arrondissements

A beneficio dei lettori di Calabria Mundi, presentiamo qui una piccola guida di Parigi tra i suoi 20 “arrondissements” segnalando ristoranti e ristoratori, pizzerie e negozi di alimentari italiani (le “épicéries”) che risultano tra i migliori della città (la Guida Michelin presenta solo 23 ristoranti italiani a Parigi), oppure che hanno un particolare legame con la Calabria. Se poi l’italiano turista a Parigi è un accanito consumatore di gelati: nessuna preoccupazione! Da quando una ventina di anni fa Cristiano Sereni e Paolo Benassi, originari dell’Emilia-Romagna, hanno aperto la loro prima gelateria “Amorino” nella capitale francese, questa insegna si è moltiplicata con più di una ventina di locali aperti ed altri che hanno seguito l’esempio dei due italiani diventati rapidamente milionari.

Lungo i 20 “arrondissements”, la presenza italiana è notevole e assai spesso di qualità, e regala sempre emozioni e sorprese.

Nel primo, da non perdere la Galerie Italienne. 15, rue du Louvre. Fondata da Alessandro Pron dall’ottobre del 2016, è dedicata all’arte contemporanea italiana, e vi si possono tuttavia trovare, nei suoi 300 mq, opere dei tempi passati. Poi il Ristorante Loulou.107 rue Rivoli, repertoriato nella Guida Michelin France. Quindi il Ristorante L’Assaggio. 35 rue Cambon, repertoriato Michelin France anche lui.

Nel secondo arrondissement, il Caffè Stern. 47, passage des Panoramas, 11 boulevard Montmartre, il Caffé (osteria raffinata) è situato nel più anziano dei 17 passaggi coperti che sono sopravvissuti ai grandi lavori urbanistici della metà dell’800. Ristorante repertoriato nella Guida Michelin France.

Nel terzo arrondissement, la Galérie Tornabuoni. – Passage de Retz – 9, rue Charlot, diretta da Michele Casamonti, indicato dal quotidiano Le Figaro come uno dei sei italiani che contano a Parigi (www.lefigaro.fr/sortir-paris/). Tornabuoni Art presenta il lavoro dei principali protagonisti del ‘900 ma anche di alcuni artisti contemporanei.

Nel quarto arrondissement, Italy. 37 rue Sainte-Croix de la Bretonnerie. La rivista Marie France (www.mariefrance.fr, Évasion, Ma Petite Italie) nel 2019 avvertiva i parigini che Eataly, definito il “tempio della gastronomia italiana”, dopo i suoi 42 negozi avviati nel mondo, ha aperto 2500 mq, organizzati su tre livelli, in pieno Marais. Le Bel Canto. 72, quai de l’Hôtel-de-Ville (circa 90 euro a persona), un ristorante “lirico”, unico a Parigi! Ristorante Baffo. 12 rue Pecquay, Guida Michelin France.

Nel quinto arrondissement, passaggio obbligato al Département d’études italiennes et roumaines, 1-5 rue Censier (5ème étage). L’Università della Sorbona ha diverse facoltà. Qui è ubicata la “Sorbonne-Nouvelle, Paris III”, sulla riva sinistra della Senna, dove si può studiare l’italiano e sono accolti una parte degli studenti che vengono dall’Italia. L’altro sito, Paris IV, si trova sulla riva destra, nel 17°.

Tornando alla ristorazione, ecco il Ristorante e bar Quartier Latin. 1 rue Mouffetard. terzo ristorante-pizzeria franco-italiano dell’oriundo Pietro Alati, di origini reggine (padre di Masella e madre di Fossato Jonico). Altro ristorante della famiglia Alati è la Capannina, 64 rue de la Montagne Ste Geneviève a due passi dalla mitica antica sede della Sorbona ed affidato allo chef Antonino Talé di Reggio Calabria.

La Cooperativa Latte Cisternino. 17, rue Geoffroy-St-Hilaire. Il quotidiano Le Figaro (https://www.lefigaro.fr/sortir-paris) indicava i negozi di alimentari di questa cooperativa tra i cinque migliori di Parigi ed invitava ad acquistarvi la mozzarella di bufala o la burrata, mentre un blogger suggerisce di recarvisi il giovedì per approfittare dell’arrivo dei prodotti freschi. Ciasa Mia. 19 rue Laplace. Guida Michelin France. Cucina. 20 rue Saint-Victor. Guida Michelin France. Delizius. 134 Rue Mouffetard.

Origano selvatico calabrese da “Cucina”
in rue Saint-Victor

Uno dei tre negozi di alimentari della stessa firma a Parigi. Vi abbiamo scovato in vendita un mazzetto di origano selvatico proveniente da una ditta di Rogliano (Cs).

Nel sesto arrondissement, il Petit Capri Bazar. 6, rue Mabillon. Citato dal quotidiano Le Figaro tra i suoi cinque negozi di alimentari (épiceries), questo locale fa anche da ristorante con il suo mobilio in legno e le tovaglie a quadretti.

Le Procope. 13 Rue de l’Ancienne Comédie,  uno dei più celebri caférestaurant di Parigi fondato nel 1686 dal siciliano Francesco Procopio dei Coltelli. La facciata, con i suoi balconi in ferro battuto, così come il suo tetto corrispondente, sono stati iscritti all’albo dei monumenti storici nel 1962.

Le Cherche Midi. 22 rue du Cherche-Midi. Repertoriato nella Guida Michelin France. Armani Ristorante. 7 place du Québec. Situato al 1° piano della boutique Armani. Guida Michelin France.

Villa Medici. 11 Rue Saint-Placide. Ristorante aperto nel 1974 da Michele Napoli calabrese di Polistena (RC) e gestito dal nipote Francesco Mallamace di Cinquefrondi (Rc).

Nel settimo arrondissement, Kartell. 242, Boulevard Saint-Germain. Segnalato ai parigini dalla guida parisdesignguide.com, simboleggia il Design made in Italy. Chi lo desidera può visitare questo  luogo alla ricerca dei più moderni  mobili e oggetti di disegno industriale ricercato in plastica. Poltrona Frau Paris. 29 Rue du Bac. Creata nel 1912, questa casa italiana firma da più di cento anni con i più grandi nomi del design italiano ed internazionale. A Parigi espone su 420 mq le sue collezioni storiche e contemporanee.

Calligaris. 45 Rue du Bac. Leader dell’italiano Smart Design, Calligaris si è impiantato nel 2012 nel cosiddetto triangolo d’oro del design parigino con uno spazio di 373 m2. Cassina.  236 Boulevard Saint-Germain, 75007 Paris. Fondata nel 1927, Cassina è stata una delle prime ditte di mobilier design ad incoraggiare architetti e designers ad immaginare delle linee nuove ed a tradurre le loro ispirazioni in realtà. I mobili Cassina sono reputati per la loro qualità eccezionale.

Ambasciata d’Italia, 51, rue de Varenne. Situata nel palazzo chiamato hôtel de Boisgelin, ha come ambasciatrice dal 2018 Teresa Castaldo. Institut culturel italien. 50, rue de Varenne. L’istituto italiano di Cultura è un ente del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, incaricato di diffondere e promuovere la lingua e la cultura italiana.  Istituto Statale Italiano Leonardo Da Vinci . Scuola elementare – 3 bis, avenue de Villars. Scuola media e liceo – 12, rue Sédillot. Ristorante Piero TT. 44 rue du Bac. Guida Michelin France.

Denny Imbroisi
(foto “Le photographe
du dimanche”)

Epoca. 17 rue Oudinot. Epoca è un quotato ristorante a cucina italiana ed è obbligatorio prenotare reservation@epoca.paris. Questo secondo ristorante di Denny Imbroisi è uno dei tanti aperti dallo chef star della televisione francese nato nel 1987 a Belvedere Marittimo (Cosenza). Dopo il primo ristorante di degustazione Ida, entrato in funzione nel 15° arrondissement, il terzo nel 3° arrondissement, Malro, aperto con il collega Micaël Memmi, Imbroisi ha appena inaugurato un altro ristorante nel 15° arrondissement, Quindici Trattoria. 

Nell’ottavo arrondissement, il Musée Jacquemart André. 158 boulevard Haussmann, accoglie una mostra su Sandro Botticelli fino al 24 gennaio 2022. Galerie Maurizio Nobile. 34 Rue de Penthièvre. È dal 2010 che l’antiquario Maurizio Nobile ha aperto, dopo quella di Bologna, una seconda galleria a Parigi dove espone, tra l’altro, dipinti e disegni dell’800. Ferrari France. 50 rue de Miromesnil. La sede francese della grande Ferrari. Le George. Hôtel George V. 31, avenue George-V. La rivista gastronomica italiana Il Gambero rosso loda la cucina e l’ambiente elegante del ristorante italiano situato nell’omonimo albergo di lusso, Guida Michelin France.

Tosca. 18 rue du Cirque. Michelin France. Penati al Baretto. 9 rue Balzac. Michelin France. Il Carpaccio. 37 avenue Hoche. Michelin France.

Nel nono arrondissement, RAP. 4 Rue Flechier. Questo negozio di alimentari è citato dai giornali francesi per i suoi prodotti. Cooperativa Latte Cisternino. 37, rue Godot-de-Mauroy. Riecco poi uno dei negozi di alimentari della Cooperativa segnalata come una delle migliori distributrici di prodotti italiani a Parigi. Il Cuoco Galante. 36 rue Condorcet. Guida Michelin France.

Nel decimo arrondissement, Da Graziella. 43, rue des Petites Écuries. La giornalista del Figaro, Alice Bosio, consiglia i parigini che volessero mangiare una pizza o le patatine fritte a recarsi in questo locale. Capri Bazar. 83, rue du Faubourg-Saint-Denis. Ecco un altro negozio di alimentari segnalato dalla rivista francese Telerama (https://sortir.telerama.fr/paris). Cooperativa Latte Cisternino. 46, rue du Fbg- Poissonnière. In questo arrondissement si trova pure uno dei quattro negozi della Cooperativa.

Nell’undicesimo arrondissement, la Cappella della Sainte Famille, 46 rue de Montreuil. La parrocchia dei missionari scalibriniani esiste fin dal 1936 quando la Francia divenne Paese d’immigrazione di massa per gli Italiani. La prima sede della Missione, con chiesa italiana a Parigi, fu in questa via di Montreuil dove attualmente si conserva ancora una cappella per il culto, mentre la sede ora si trova nel 16° arrondissement. 

Cooperativa Latte Cisternino, 108, rue Saint-Maur. Nella distribuzione amministrativa a chiocciola degli arrondissement parigini, il locale dell’undicesimo è il quarto ed ultimo della Cooperativa. La guida https://www.anousparis.fr avverte che i locali della cooperativa sono piccoli, ma vale la pena di andarci!

Paisano. 159, rue Saint-Maur. La guida internazionale “petitfuté”, nella sua rubrica gastronomica (https://www.petitfute.com), apprezza tutti i prodotti venduti in questo negozio di alimentari. La Retro Bottega. 12, rue Saint-Bernard. La guida gastronomica italiana Gambero Rosso ha individuato e premiato questo locale. Osteria Ferrara. 7, rue du Dahomey. Ristorante repertoriato nella Guida Michelin France.

Antonio Magnone nel suo
“Il Covo” in rue Sain-Maur

Il Covo. 104, rue Saint-Maur. Ristorante di Antonio Magnone di Belmonte Calabro, arrivato in Francia dal 2011. La rivista gastronomica francese, France pizza, gli ha dedicato un articolo elogiativo per la qualità dei suoi prodotti e dei suoi piatti, e i buoni vini calabresi non mancano. Si segnala un ottimo Calabria Rosso IGP I Monaci, della Cantina cosentina Giraldi & Giraldi.

Nel dodicesimo arrondissement Restaurant Passerini. 65, rue Traversière. Citato dal Figaro come uno dei sei personaggi italiani che contano a Parigi, il romano Giovanni Passerini dirige un ristorante che ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti. Ristorante repertoriato nella Guida Michelin France. Il Goto. 212 bis rue de Charenton. Guida Michelin France.

Peppe Barbone di
“Chez Peppe”, nel XII arrondissement

Chez Peppe. 30, rue Traversière. Ristorante con 25 posti che fa anche da negozio di alimentari. Il proprietario, in Francia dal 2000, è un calabrese di Reggio, Peppe Barbone, i prodotti in provenienza dalla Calabria e dalla Sicilia sono selezionati.

Nel tredicesimo arrondissement La Bibliothèque François-Mitterrand. Quai François Mauriac, 75706 Paris cedex 13. La BnF accoglie fino al 23 gennaio 2022 Giuseppe Penone. È in questo arrondissement che si trova la Piazza Italia con la sua Avenue d’Italie che è situata sull’antica strada romana che collegava l’antica Parigi (Lutezia) a Roma. I ristorantini italiani non mancano, ma è interessante fare eventualmente una visita al negozio di prodotti gastronomici regionali italiani Il Villaggio, situato al 209 della rue de Tobiac, dove si trovano spesso dei buoni prodotti calabresi che non tutti gli alimentari offrono al cliente in Calabria.

Nel quattordicesimo arrondissement, La Maison d’Italie. 7 A Boulevard Jourdan. Situata nella Città Universitaria, accoglie i fortunati studenti e ricercatori beneficiari degli 88 alloggi. In questo stesso quartiere, si dilunga la via dedicata al filosofo Giordano Bruno dato al rogo nel 1600.

L’Auberge Calabraise sul boulevard Brune, con la direzione di Valentina Alati (a dx)

L’Auberge Calabraise. 64, boulevard Brune. Il primo ristorante-pizzeria con menù italiano, aperto da Pietro Alati a Parigi ed oggi diretto dalla figlia Valentina.

Nel quindicesimo arrondissement, Square Garibaldi, vicino al boulevard di Grenelle. Vi si trova la statua marmorea di Giuseppe Garibaldi offerta alla Città di Parigi dalla Lega franco-italiana e scolpita da Vincenzo Cochi. Il generale eroe dei due mondi ha avuto una gran parte nella storia della Francia e i suoi figli e nipoti non son stati da meno. Un’associazione chiamata Les garibaldiens è attualmente presente nel X arrondissement e risale ai combattenti italiani della Prima come della Seconda guerra mondiale.

Le Grand Venise. 171, rue de la Convention. Il ristorante che ha festeggiato i 100 anni dalla sua apertura è ben apprezzato dalla guida gastronomica del giornale Le Figaro.

Nel sedicesimo arrondissement, la Missione Cattolica italiana. 24 Rue de Chaillot. La chiesa dove si svolgono le funzioni è “Saint Pierre de Chaillot” in una strada accanto, al 31 Avenue Marceau. È stata dichiarata monumento storico dal 3 novembre 2016.

Qui hanno sede l’ICE, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. 44, rue Paul Valery; e il Consolato Generale d’Italia. 5 Boulevard Emile Augier.

Non solo cucina. 135, rue du Ranelagh. È da una decina di anni che il siciliano Giuseppe Messina ha aperto questa trattoria nel borghesissimo 16°.  Conti. 72 rue Lauriston, Paris, ristorante Michelin France.

Corrado Iannello
nel suo ristorante di boulevard Exelmans

Iannello. 17 boulevard Exelmans, nato a Tropea e sbarcato in Francia nel 1984, Corrado Iannello dirige oggi questo ristorante che attira i personaggi di spicco e le personalità di rilievo della Parigi colta che sa apprezzare la cucina italiana creata con prodotti di qualità e accompagnata da vini pregiati come il “Paternum” di Tenuta Iuzzolini, che arriva da Cirò Marina (Kr).

Nel diciassettesimo arrondissement, Sorbonne. Centre universitaire Malesherbes, Paris IV, UFR d’italien 108, boulevard Malesherbes. In questa sede universitaria si studia l’italiano e si preparano i differenti diplomi ed i concorsi d’insegnamento, talvolta in collaborazione, talvolta in concorrenza con l’altra facoltà del 13° arrondissement. Paris III. Mamma Primi. 71, rue des Dames, ristorante in una piccola zona residenziale con al menù 30 vini italiani e bevande tipicamente italiane. Sormani. 4 rue du Général-Lanrezac, Guida Michelin France.

Nel diciottesimo arrondissement, Bijou. 10 Rue Dancourt. 50 Top Pizza, la Guida alle Migliori Pizzerie nel Mondo dal 2017, ha classificato seconda questa pizzeria parigina di Gennaro Nasti che si è distinto per la sua particolare creatività.

“Il piccolo rifugio” di
Damien Aquileio,
in rue de Chappe

Il Piccolo Rifugio. 13 rue Chappe. Definito nelle guide parigine il “vero ristorante calabrese di Parigi”, questo ristorantino, gestito dall’oriundo Damien Aquileio – cognome presente a Taurianova (Rc) – è situato vicino alla funicolare che trasporta nelle alture del colle di Montmartre verso la bellissima chiesa del “Sacré-Cœur” e alla piazzetta “du Tertre”, detta degli artisti.

Nel diciannovesimo arrondissement, La Cité des Sciences et de l’Industrie. 30, Avenue Corentin. Oltre alle numerose sorprese scientifiche per adulti e ragazzi che il visitatore potrà trovare, il piacere di conoscere la struttura che è stata il modello per l’edificazione del museo nella zona Bagnoli di Napoli per la divulgazione della scienza nel 1996 e che fu l’oggetto di un incendio criminale alcuni anni dopo.

La tomba di Gioacchino Rossini al cimitero
Père Lachaise

Nel ventesimo arrondissement, Le Cimetière du Père-Lachaise. 8 Boulevard de Ménilmontant.  si estende su 43 ettari ed è uno dei più celebri nel mondo. Vi sono sepolti numerosi personaggi celebri (come Vincenzo Bellini, 1835; o Amedeo Modigliani, 1920; fino al recente oriundo Achille Alfonso Zavatta, 1993). Accoglie ogni anno più di tre milioni e mezzo di visitatori, che ne fanno così il cimitero più visitato al mondo.

Dilia. 1, rue d’Eupatoria. La guida Michelin France lo cita, ma tra i ristoranti a cucina creativa, poiché lo chef toscano Michele Farnesi alla cucina italiana si ispirerebbe soltanto. Questo ristorante è invece ben repertoriato dalla guida italiana Il Gambero Rosso in quanto miglior ristorante tradizionale con un rapporto qualità/prezzo eccezionale.

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