19 Ott Pietro Bonfilio al Teatro alla Scala, per la serata dedicata al compositore inglese Benjamin Britten
Nuova prestigiosa tappa per il pianista originario di Sant’Agata di Esaro (Cs), dalla sorprendente tecnica virtuosistica che lo ha lanciato in una brillante carriera internazionale
Il prossimo 6 novembre sarà protagonista di una serata tutta dedicata al grande compositore, pianista e direttore d’orchestra, Benjamin Britten, tra i più grandi musicisti inglesi di sempre, che aprirà con l’Orchestra “I Cameristi della Scala” diretti da Vakhtang Kakhidze nella “Simple Symphony” per archi op. 4; poi il suo turno, quello di Pietro Bonfilio, interprete di “Young Apollo” per pianoforte, quartetto d’archi e archi op. 16.
Il pianista Pietro Bonfilio, assai legato alla Calabria anche per le origini della sua famiglia (Sant’Agata di Esaro, provincia di Cosenza) dove non ha mai mancato di passarci l’estate rinsaldando ogni volta solidi affetti ed amicizie, e dove da giovane pianista emergente si è esibito più volte, è cresciuto in Toscana tra le rigogliose colline e i vigneti affacciati sulla Maremma, là dove si produce il famoso vino “Morellino”, e dove è maturata la sua preparazione che lo ha proiettato in una carriera artistica di primo livello che lo ha visto esibirsi di fatto in tutti i continenti. Ha tenuto concerti, infatti, oltre che in Italia, in Israele, Messico, Thailandia, Cambogia, Hong Kong, Marocco, Turchia e Stati Uniti (New York, Carnegie Hall, NYU e Cornell University Ithaca). In Europa si è esibito a Londra (Pushkin House), varie città della Svezia, Danimarca, Norvegia, Germania (Berlino Ernst Reuter Saal, Lipsia Sala Grande Hochschule Felix Mendelssohn Bartholdy), in Scozia (Glasgow Royal Concert Hall), in Francia, in Romania (Bucharest Athenaeum, Neamt Piano Festival), Lussemburgo (Conservatoire de la Cité), Herkulessaal di Monaco di Baviera.
La sua recente tournée di recital solistici 2023 ha toccato i teatri di Praga, Marrakech, Varsavia, Istanbul, Kislovodsk, Russia, con la North Caucasian Philharmonic State Orchestra diretta da Nykolay Shugaiev, e Tokyo con la Filharmonia Tama diretta da Chikara Imamura. La sua ultima tournée da solista lo ha visto con la Luxembourg Philharmonia Orchestra diretta da Martin Elmquist, in vari teatri in Lussemburgo e in Italia al “Ponchielli” di Cremona, al “Pavarotti” di Modena, alla “Sala Verdi” di Milano.
In questi giorni è uscito il suo terzo CD con musiche di Claude Debussy e Dmitri Shostakovich, registrato proprio al termine della tournée. Nel 2017 è stata pubblicata la sua prima incisione per l’etichetta olandese Brilliant Classics dedicata al compositore russo Dimitri Kabalevsky. Il suo CD del 2019 dedicato all’800 russo ha ottenuto la copertina di “Suonare News-La rivista dei musicisti”, con questa lusinghiera recensione dello storico conduttore di RAI Radio3, Guido Zaccagnini: “Il programma di questo disco è veramente un banco di prova temibile, e Pietro Bonfilio lo supera egregiamente. Noi siamo abituati ai grandi pianisti del passato, dalla tecnica virtuosa. Oggi dobbiamo inserire anche Pietro Bonfilio in questa categoria”.
Pietro Bonfilio è anche direttore artistico del Festival internazionale “Morellino Classica Festival” giunto alla 13.ma edizione, tra le manifestazioni musicali più importanti d’Europa per qualità e originalità, quest’anno indicata dalle riviste musicali italiane come una delle 10 rassegne migliori del Belpaese. Insegna pianoforte principale al Conservatorio “Claudio Monteverdi” di Cremona, che si svolge su 15 comuni in cui si produce il pregiato vino italiano, e che anima con il sacro fuoco dell’arte musicale oltre 30 luoghi tra i più suggestivi della Toscana, tra castelli, siti etruschi, cattedrali e cantine avveniristiche d’autore a firma di grandi archistar. Del “Morellino” è direttore artistico insieme a suo padre, Antonio Bonfilio, inoltre ideatore e direttore artistico di “Arthemisia Classica Festival” di Sant’Agata d’Esaro, giunto alla 23.ma edizione e che può vantare una certa notorietà oltre il territorio regionale calabro.
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