Calabria Mundi: “buona la prima” a Pisa…

Nella città di Galileo, davanti ad un pubblico motivato ed entusiasta, la riuscita presentazione della versione cartacea della rivista di Academ editore interamente dedicata alla ricchezza della regione dentro e soprattutto fuori i suoi confini

A sx: il pubblico intervenuto alla presentazione
Sopra, da sx: Francesco Lochiatto, Giovanna Bonanno, Roberto Messina, Luigi Mariano Guzzo

Con la preziosa organizzazione dell’Associazione “Esperia” guidata dall’infaticabile Francesco Lochiatto, e con vari patrocini tra cui quello prestigioso del Comune di Pisa (oltre quelli della Città Metropolitana di Reggio Calabria e del Comune di Acri, Cs), nella città di Galileo ecco la prima “uscita” fuori regione di “Calabria Mundi” con la presentazione della sua nuova elegante e ricca edizione cartacea tenutasi davanti ad un pubblico selezionato ed entusiasta, invitato negli spazi della Galleria d’arte “Antonella Scarfone” sullo spettacolare Lungarno, a pochi passi prima della Chiesa di Santa Maria della Spina, dove è stata contestualmente inaugurata la Mostra collettiva di artisti calabresi (Mimmo Corrado, Alba Dieni, Ottavio Mangiarini, Francesco Milicia) con l’intervento critico di Sandra Lucarelli.

A sx: la Festa calabrese ampiamente pubblicizzata in città.
Sopra: Antonella Scarfone,
titolare dell’omonima
Galleria d’Arte a Pisa

A spiegare ispirazione, mission, contenuti e “prospettive” del magazine, lo stesso presidente Lochiatto, visibilmente entusiasta della cosa, affiancato da Giovanna Bonanno, assessore comunale alla Sicurezza e alla Legalità, dal prof. Luigi Mariano Guzzo, ricercatore di Diritto Ecclesiastico all’ateneo pisano, e dal giornalista Roberto Messina, ideatore e direttore di Calabria Mundi (www.calabriamundi.it).

L’evento ha di fatto aperto le manifestazioni programmate per la XVIII edizione della “Festa della Cultura calabrese a Pisa”: una seguita kermesse, con numerosi e significativi eventi, che per un’intera settimana, stavolta dal 26 settembre al 2 ottobre, anima la vita culturale della cittadina toscana con esposizioni artistiche, presentazioni di libri, convegni, incontri conviviali, concerti, e ogni volta, immancabilmente, con l’attesissima e frequentatissima mostra\mercato delle eccellenze agroalimentari calabresi e i suoi stand regolarmente presi d’assalto alla ricerca di delizie locali.

“C’è un’altra Calabria fuori dalla Calabria, ed è praticamente in tutto il mondo. Numerosa, nient’affatto delittuosa né efferata, quanto civile, dinamica, vivace, ha saputo sovente innalzare il livello di autostima, vantando uomini e donne illustri, eredi migliori di una forte tradizione di riconosciuta tenacia, caparbietà, capacità di sacrificio. Questo discorso vale soprattutto per Pisa – ha spiegato nel suo applaudito intervento Roberto Messina – dove si è da tempo trasferita, dove vive ed opera una Calabria assai diversa da quella degli stereotipi: di forte identità, di alto livello culturale, e con una sorprendente e rara ‘devozione’ verso la terra d’origine. Una comunità fatta di professionisti, essenzialmente ex studenti universitari, che si è giustamente imposta per capacità nei più vari ambiti culturali e professionali, e che ‘Calabria Mundi’ sente il dovere e il piacere di raccontare, così come farà da qui a poco in un numero speciale della rivista interamente dedicato all’argomento”.

Da sx: Tommaso Greco, Mimmo Corrado, Francesco Milicia

“Uno degli obiettivi di Calabria Mundi – ha proseguito Messina – è ‘avvicinare’ i calabresi. Rafforzare coesione e interazione tra residenti in regione e corregionali sparsi nei cinque continenti; credendo, e sperando, che questa sia una possibilità per rilanciare la regione, la sua economia, la sua società; per contribuire all’avanzamento, al recupero di centralità e competitività, al pieno sfruttamento delle sue incredibili e finora inspiegabilmente mortificate risorse storiche, artistiche, ambientali, turistiche, produttive. Una strada in cui potrebbe diventare possibile il nuovo Umanesimo di cui si sente esigenza, e di cui c’è assoluto bisogno, con l’entrata in campo di un’etica ed uno stile di vita capaci di vivificare la società e con cui si potrà intanto approfondire e valorizzare la stessa calabresità uscendo da un lungo letargo, per generare quel ridestamento impossibile a determinarsi senza chiamare in causa filosofia, economia, informazione, racconto e narrazione, e ovviamente la buona politica”.

Foto Enrico Mangano