L'”Ingegneria sociale” del professor VERALDI

Pubblicata da Edizioni Universitarie Romane, la significativa raccolta di saggi “Intersezioni sociologiche sullo sviluppo locale” a cura del catanzarese Roberto Veraldi docente all’Università di Chieti-Pescara

Il prof. Roberto Veraldi durante un’intervista tv

In un momento in cui è tornata prepotentemente alla ribalta la tematica della non più tollerabile differenziazione tra Nord e Sud del Mondo (con tutte le sue implicazioni), è evidente che un ragionamento sullo sviluppo locale non può restare fuori dall’argomentazione sociologica, pur in una visione di intersezioni di saperi. Ma quando si parla di sviluppo, a quali scenari si deve far riferimento? Quale meccanismo di ingegneria sociale si deve prevedere per una buona pratica di crescita: e soprattutto, cosa intendiamo noi per sviluppo di un territorio e cosa proponiamo in ultima istanza?

Catanzarese di nascita, tavernese di crescita (il paese di Mattia Preti, nella pre-Sila, dove non manca mai di tornare appena può, e dove ogni volta che se ne parla è evidente ci abbia lasciato il cuore…) e teramano di adozione, è Professore Associato di Sociologia al Dipartimento di economia aziendale Gabriele D’Annunzio di Chieti-Pescara, ex membro del Senato Accademico ed attualmente Presidente del corso di laurea in Servizio sociale presso la stessa Università. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni, anche internazionali, ed è Distinguished Visiting Professor presso l’Università di Belgrado. Ha svolto, inoltre, periodi di ricerca e studio presso la UNED di Madrid. Collabora con il Research Study Group of the European Society for Rural Sociology, diretto dal Prof. Luis Camarero Rioja.

Tornando a questo libro, la pandemia ha ulteriormente intensificato le differenze tra Nord e Sud del mondo, ed il tema dello sviluppo locale si è modificato proprio facendo seguito a quello che sta accadendo sul pianeta Terra. Con ciò la Sociologia è chiamata anch’essa a supportare nuove tesi incentrate sulle buone pratiche di un territorio, magari facendo riferimento a scenari specifici, tutti indistintamente da connettere con il tema della globalizzazione.

L’obiettivo di questo volume di Veraldi è dunque dare risposte, proporre tesi, offrire contributi, cercare soluzioni al tema dello sviluppo glocale, con un testo che inaugura una nuova collana dell’editrice, con il supporto di un comitato scientifico internazionale che guarda, oltreché all’Italia, al Nord Europa e ai Paesi emergenti, con la presenza di ricercatori e scienziati nelle discipline più varie, che hanno maturato significativi contatti con mondi accademici diversi dal loro.

Il testo si compone di due parti. La prima tratta le Intersezioni tra sociologia, politica, diritto ed economia glocale: le determinanti economiche dello sviluppo. Saggi tutti molto interessanti trattano di sviluppo locale e nuova Questione meridionale; Paesi in via di sviluppo-Governance e Govern-Azione delle dinamiche in atto; Keynesismo e fine del liberismo; moneta, modelli culturali ed economici; qualità della vita tra condizioni strutturali e percezioni soggettive; Mezzogiorno, Glocal sentiment, cittadini e istituzioni; Sharing Economy.

Il prof. Veraldi nel suo studio a Teramo

La seconda tratta invece le determinanti non economiche dello sviluppo: la comunicazione istituzionale e i public affairs come elemento nello sviluppo delle organizzazioni; Tecnologie, mobilità, cluster urbani; Turismo slow e sviluppo locale. L’epilogo è scritto dallo stesso Veraldi, che basa le sue riflessioni su un possibile mutamento socioeconomico nell’era post-pandemia.