29 Dic Le “Montanine” dei fratelli Paese: chips calabresi di patata I.G.P.
Sull’altopiano della Sila, una produzione attenta ai particolari, ne esalta qualità e gusto
di Gaia Bafaro
Due giovani imprenditori calabresi, i fratelli Antonio e Serena Paese, hanno creato un prodotto accattivante e gustoso, utilizzando e valorizzando le buonissime patate I.G.P. della Sila, e in più, rinnovando una tradizione che va avanti da generazioni. La loro famiglia, infatti, si occupa da tempo di agricoltura sull’altopiano, e precisamente nel territorio di Spezzano. Dopo la scomparsa del capofamiglia, i due hanno coraggiosamente deciso di rinunciare agli studi per prendere in mano le redini dell’azienda, portandone avanti la politica iniziale e la mission, ma nello stesso tempo rinnovandole decisamente, con l’introduzione di un nuovo progetto: la produzione di chips.
Naturalmente, portare le patatine della Sila all’interno del grande mercato, non è stata cosa affatto semplice, soprattutto considerati i forti e consolidati competitors. Ci sono voluti, perciò, anni di ricerche e impegno, per poter concretizzare l’iniziativa e venire a capo degli inevitabili adempimenti burocratici e di commercializzazione. Nonostante tutto, i ragazzi sono riusciti a concretizzare la loro idea, che ha preso il nome esplicativo e suggestivo di “Montanine”: “quando abbiamo scelto come chiamare il nostro prodotto – spiega Serena Paese – desideravamo si trattasse di un ‘nomen omen’ che potesse riportare alla mente la storia del nostro territorio e le montagne della Sila. Ed eccolo trovato.”
Questo delle Montanine è un progetto in continua crescita, sempre in progress, come si dice: alle Patate della Sila I.G.P, è questa l’idea, si va perciò affiancando una rete di “eccellenze” provenienti dalla regione. Per dirne una, con la collaborazione con il Consorzio della tutela della Cipolla Rossa di Tropea Calabria I.G.P, la chips classica si è “rivestita” di un sapore e di un profumo unici e inconfondibili: appunto quelli della oramai universalmente celebrata cipolla tropeana. “Abbiamo intrapreso una serie di collaborazioni con altre aziende del territorio per creare nuovi gusti – dice a riguardo Serena – ma la Pandemia ci ha notevolmente rallentati nel nostro intento. Tuttavia, ora siamo pronti a ripartire con più grinta e tante nuove idee”.
La chips silana, la patatina d’alta quota, si distingue dalle altre in commercio per la grande genuinità del prodotto, che è privo di additivi e conservanti e frutto di un processo artigianale caratterizzato da una serie di passaggi complessi e lunghi, seguiti con particolare attenzione. Il risultato è quello di poter gustare uno snack sano, creato con il solo utilizzo di quattro semplici ingredienti: le patate I.G.P della Sila; la cipolla di Tropea; una miscela di olii (di oliva e girasole); un pizzico di sale.
Le Montanine, sono poi curate in ogni singolo dettaglio. La confezione, ad esempio, è molto particolare: all’interno di un sacchetto di carta, si trova un altro pacchetto argentato in cui sono contenute le patatine: “una doppia confezione per rendere l’idea di un pacco/dono e quella di artigianalità” – chiarisce Serena.
I fratelli Paese, per questa loro eccellenza e per l’innovazione rappresentata dalle loro chips, hanno ricevuto diversi riconoscimenti tra cui spicca “L’Oscar Green 2020” di Coldiretti Calabria per la categoria “Fare rete”. E le buone intenzioni non si fermano qui: oltre ad arricchire i gusti delle Montanine (si è pensato recentemente ad una nota di bergamotto per esaltarne il sapore) tra i nuovi progetti c’è quello di ampliare la gamma dei prodotti aziendali della linea “Paese agricoltura di montagna dal 1946” con altre tipicità regionali di grande qualità.
Sostenuti da parenti, famiglia e un team di tecnici, Antonio e Serena Paese ce la mettono tutta ad incarnare una delle tante brillanti realtà calabresi, testimoni positive di chi “resta”, lotta, produce e realizza all’interno di un contesto spesso sfavorevole, se non a volte ostile. Giovani imprenditori come i Paese, sono perciò motivo d’orgoglio per la Calabria e per tutti noi.