Made in Calabria Rock Festival, un successo immediato e ora una grande opportunità…

Dopo una prima, strepitosa edizione, la kermesse organizzata dall’Associazione Apollo’n’Arts nell’area dell’Alto Ionio Cosentino e della Sibaritide potrebbe diventare uno stabile richiamo internazionale

Il concerto dei Lacuna Coil (foto Maurizio Guarino)

di Angelo Cotronei

Made in Calabria Rock Festival, il cui acronimo è M.i.C., importante e riuscito progetto dell’associazione Apollo‘n’Arts, è nato come evento strettamente connesso al territorio calabrese, l’area dell’Alto Cosentino Ionico in particolare, il cui imprescindibile legame è sottolineato dagli ideatori e organizzatori che tengono a sottolineare come sia stato concepito, appunto, strettamente “Made in Calabria”.

Il sogno è ora che da “fatto in Calabria”, diventi un festival rock esclusivo ed itinerante in nome di quella passione grande per la musica, per l’arte in generale, e ancora di più per la propria terra, che si esprime decisamente nei soci fondatori dell’associazione Apollo‘n’Arts, in un’ambizione a proseguire nel successo della prima edizione, ma soprattutto a diventare punto di riferimento per la conoscenza del territorio dell’intera Calabria, a partire dalla Piana di Sibari e dalla costa degli Achei.

Il “Toro cozzante”
(foto Maurizio Guarino)

L’evento del M.i.C. può a buona ragione essere considerato un punto di riferimento per il rilancio di un’area territoriale, l’Alto Cosentino e il vicino Pollino assieme alla Piana di Sibari, in chiave culturale e anche soprattutto turistica, grazie alla ricchezza di luoghi naturalistici e siti culturali che qui insistono e che ne fanno l’unicità.

Mascotte del M.i.C. è il Toro Cozzante, la statuetta bronzea del V-IV sec. a.C., simbolo della leggendaria e prosperosa città greco-romana di Sybaris-Thurii-Copia,ritrovata durante gli scavi condotti nell’area archeologica di Sibari nel 2004 ed esposta nelle sale del Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide.

Il festival M.i.C. è stata occasione per dare ulteriore visibilità al patrimonio calabrese, in un fervido connubio con la “sacralità” della musica rock, i cui concerti sono sovente occasioni di incontri universali, privi di confini, e il cui “popolo” è eternamente migrante e lontano dai pregiudizi. Potrebbe ora diventare appuntamento annuale calabrese e internazionale, sottolineando così le note peculiarità di accoglienza e ospitalità del territorio, alla stregua dei grandi festival di portata internazionale, come il Wacken Open Air in Germania, il Nova Rock in Austria o il Resurrection Fest in Spagna, quest’ultimo divenuto famoso per l’immagine-icona in cui il pubblico metal solleva in aria un giovane disabile su sedia a rotelle.

Cristina Scabbia dei Lacuna Coin (foto Maurizio Guarino)

Il progetto M.i.C. è molto attento alle disabilità, con Apollo‘n’Arts che si è unita all’associazione benefica “La Terra di Piero”, specializzata in materia, e promotrice da circa un decennio di attività formative, divulgative e culturali anche in campo internazionale. E’ stato così concepito un programma attento alle esigenze dei disabili, con l’intento di trasferire l’importante messaggio di consapevolezza di quanto anche la musica rock possa e debba essere arte inclusiva.

Il M.i.C. è paradigma di energia e voglia di crescere, anche socialmente, in una visione contemporanea che coniughi armoniosamente l’essere “unici” in un “gruppo” più vasto ed eterogeneo, così come accade nei gruppi strumentali e nelle performance rock in cui ciascuna eccellenza mette a disposizione il proprio talento ed il proprio strumento per comporre la sonorità complessiva e specifica del gruppo. Costruire con, e insieme, a tutti, donando il proprio contributo… Questi gli elementi imprescindibili e le colonne portanti su cui si regge il progetto “Made in Calabria Rock Festival”, che immaginato nel contesto dell’antica Sybaris, potrebbe imporsi come un nuovo “tempio”, evidentemente musicale, in cui gli dèi vengono sostituiti dal pubblico eterogeneo.

Alex Staropoli (a dx) con l’attore Christopher Lee
(foto di Karsten Koch)

Il progetto Made In Calabria Rock Festival, ha chiare e contestuali finalità di dare spazio e visibilità anche agli artisti del panorama rock calabrese, che si esibiscono assieme a quelli internazionali, favorendo scambi e confronti culturali. Alla prima edizione delM.i.C. ROCK FESTIVAL A.D. MMXVIII”, svoltasi il 4 agosto 2018 nell’Open Air Theatre del Centro Polivalente di Villapiana, con il sostegno della Regione Calabria e il patrocinio del Comune di Villapiana, hanno partecipato i Lost Reality e Il Genere, rock band provenienti dalla provincia di Crotone, e la cantante cosentina Elisabetta Eneh, che hanno aperto la serata alla straordinaria triade metal: i sinfonici Elegy of Madness di Taranto, i maestri internazionali Joe Stump’s Tower of babel ed i carismatici Lacuna Coil. Il festival ha avuto anche la singolare partecipazione di un caloroso pubblico giunto da ogni dove, e fin da Russia, Olanda e vario Est Europa.

I tempi impongono una riflessione sul desiderio di riscatto e apertura di una terra, la Calabria, ancora lontana nelle mappe geografiche dei flussi turistici e culturali, ma vicina nel nuovo mondo interconnesso, e con la possibilità di esser raggiunta su nuovi orizzonti. Il progetto, in quanto manifestazione di carattere culturale con la finalità di promozione del patrimonio archeologico e storico locale, ha avuto il riconoscimento del Mi.BACT, del Polo Museale della Calabria e del Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide che hanno concesso l’uso dell’immagine del del Toro cozzante.

Salvatore Azzolino e Giuseppe Atene, segretario organizzativo e Presidente di Apollo‘n’Arts

A riguardo la componente turistica ed attrattiva, ne hanno testimoniato le qualità diversi imprenditori locali che vi hanno aderito fornendo servizi e ospitando le band. Altri contributi sono giunti dal mondo della comunicazione, dalle emittenti radio e tv e da vari webzine italiani e stranieri di settore, fra cui l’importante marchio americano BraveWords. L’evento ha avuto risposta assolutamente positiva per essere stato il primo festival del genere in Calabria; rilevante e significativa l’attenzione di pubblico, e poi già tante nuove “preadesioni” per la seconda ipotetica edizione, giunte da tante band italiane e straniere da Scozia, Inghilterra, Argentina, Brasile, Grecia, Francia, Svezia e Giappone.

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