10 Dic La catanzarese Rosa Spina nella collettiva itinerante “Le vie di Leonardo da Vinci”: omaggio al genio del Rinascimento
Parte da Udine e si sposta in Toscana, Slovenia, Francia e Turchia, l’esposizione internazionale con le opere di 50 artisti contemporanei
È partita da Villa de Claricini Dornpacher, a Bottenicco di Moimacco (Udine), la prima tappa della Mostra internazionale itinerante dedicata al grande genio rinascimentale “Le vie di Leonardo da Vinci” (“The route of Leonardo da Vinci”) con opere provenienti da Italia, Slovenia, Francia e Turchia. Alla cerimonia di apertura, davanti ad un folto pubblico, gli interventi di presentazione di Oldino Cernoia, Presidente della Fondazione de Claricini Dornpacher; Ugur Bekdemir, Direttore della Asmalimescit Art Gallery di Istanbul; Morgan Caneva, direttore di Artestruttura; Antonio Cinelli, coordinatore dei progetti dell’Associazione internazionale “Le Vie di Leonardo” e Chiara Ciattini, assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Vinci (Fi). L’evento realizzato su iniziativa di “Asmalimescit Art Gallery” di Istanbul e “Artestruttura” di Cividale del Friuli, è a cura di Şefik Uğur Bekdemir e Morgan Caneva, in collaborazione con la Fondazione de Claricini Dornpacher e l’Associazione Internazionale “Le Vie di Leonardo da Vinci”.
Oltre 50 gli artisti presenti, tra cui Rosa Spina, esponente della “Factory Fine Art Gallery” di Palazzolo sull’Oglio (Bs), che si avvale della direzione artistica di Antonio Falbo, da tempo attiva a Catanzaro (originaria comunque della Sicilia) e generalmente nota per le sue opere di “Fiber Art” di forte suggestività e assai apprezzate dal mercato dell’arte contemporanea che vi trova quel che cerca: ossia, il rigoroso e costante rifiuto dell’omologazione, e al tempo stesso la volontaria disposizione a sperimentare, creare originalità, superare il déjà-vù. Sua peculiarità è, infatti, un riuscito processo tecnico e poetico di scarnificazione, di svincolo dell’opera pittorica\scultorea da ogni ingombranza statuaria e da qualsivoglia finalità illustrativa, iconografica, celebrativa od encomiastica.
Rosa Spina astrattista moderna e globale, presente sulla scena dal lontano 1962, con l’attivo di diverse aggiudicazioni in importanti Case d’Aste, e un corredo di prestigiose monografie, tra cui una recente con Editoriale Giorgio Mondadori, ha implementato e perfezionando via via la tecnica del “de-filage”, portando in dono opere capaci di generare pathos tramite pochi, scarni elementi ottenuti da nette campiture di fili colorati (la sua “Fiber art”) che delineano immagini al limite tra idea di paesaggio e astrazione, con risultati, però, chiari e netti, apprezzati in una miriade di mostre personali e collettive tra Milano, Roma, Verona, Venezia, Napoli, Torino, Firenze, Dubai, Monaco, Parigi, Barcellona, New York, Washington, Istanbul, Stoccolma, Hong Kong.
La misteriosa Calabria resta comunque sempre la sua terra elettiva, un luogo dove per secoli la tessitura di lino, cotone, lana e soprattutto seta, è stata un must artigianale, artistico ed economico. Ecco allora l’humus di questa artista fortemente volitiva e appassionata, che da tempo, con immane pazienza e tenacia, oltre che indiscutibile abilità, prova a ‘ricucire’ e vivificare il suo forte background con questi quadri che si potrebbero dire propriamente, e appunto, “cuciti e ‘tessuti”. E dare continuità alle proprie figure col moto et il fiato chiesti proprio da Leonardo, sembra questa un’altra sua peculiarità, che tramite il segno sapiente dissolve armonia, regolarità e unità spaziale troppo semplici dell’arte classica, e innesta sequenze prospettiche esclusive, caratteri espressivi e concettuali “visionari” soggettivi.
Assieme a lei, espongono in questa occasione artisti provenienti da tutt’Europa (Raşit Altun, Ümran Özbalci Aria, Resul Aytemür, Igor Banfi, Stefania Basso, Paola Bega, Giuliana Bellini, Francesco Borzani, Alda Bòscaro, Zahit Büyükişliyen, Giancarlo Caneva, Mattia Desideri, Arlia-Hamda Elmi, Sevgi Erdaha, Debora Ferruzzi Caruso, Ferruccio Franz, Carla Galli Morandi, Klementina Golija, Müfit İşler, Selim Karadana, Bedri Karayağmurlar, Monika Lazar, Luciano Longo, Marvin, Patrizia Matera, Giampaolo Muliari, Eda Su Neidik, Murat Melih Özen, Şahin Paksoy, Nico Paladini, Lorenzo Palumbo, Antonio Rauno Piccini, Giuseppina Pioli, Claudia Raza, Ahmed Rza, Bariş Saribaş, Cesare Serafino, Esra Şimşek, Meta Šolar, Gülseren Südor, Teoman Südor, Iacopo Toppazzini, Klavdij Tutta, Özlem Üner, Andrea Vizzini, Ahmet Yeşil, İsmail Yiğit, Selahattin Yildirim, Gülay Yüksel, Tilen Žbona, Antonio Zucchiatti).
Al progetto ognuno partecipa esprimendosi liberamente con un’opera-omaggio al grande Leonardo. “Le Vie di Leonardo Da Vinci” intende costruire una Rete tra i luoghi nei quali è vissuto il genio, dove si trovano oggi le sue opere e in cui vengono svolte attività a lui collegate, come pure tra coloro che nell’ottica del Genio Universale lavorano nel campo dell’innovazione, dell’istruzione, dell’arte e del turismo.
Dopo il Friuli, l’esposizione si traferirà a Vinci (città natale di Leonardo), poi a Vipava (Slovenia), ad Amboise (Francia, dove Leonardo è sepolto), e nelle città turche di Istanbul, Ankara, Izmir e Adana.