UPVIVIUM, in Sila la fase nazionale del Concorso della Biosfera Gastronomica a chilometro zero  

Martedì 12 novembre, rappresentanti delle Riserve della Biosfera provenienti da tutt’Italia si incontrano al Parco Hotel Granaro per una straordinaria competizione dall’ampio significato

Upvivium edizione 2022, secondo classificato e riconoscimento speciale “Stampa”
per il ristorante “La Pignanella”
di Camigliatello Silano (Cs)

La Riserva della Biosfera Sila, in collaborazione con l’Associazione Cuochi San Giovanni in Fiore, ospita martedì 12 novembre al “Parco Hotel Granaro” (Contrada Granaro, Sorbo San Basile, Cz) sede del MABOS-Museo d’arte del bosco della Sila, l’edizione 2024 del Concorso “UPVIVIUM Biosfera Gastronomica a km zero”. Saranno presenti rappresentanti di diverse Riserve della Biosfera da tutt’Italia, oltre a numerosi ospiti. Partner della pregevole iniziativa, l’Associazione Cuochi San Giovanni in Fiore, la Federazione Italiana Cuochi, Cast Alimenti, Unione Regionale Cuochi, Istituto Alberghiero L. Da Vinci, Gal Kroton, Orafo Spadafora, Panificio Spadafora, Cristian Bitonti Live, Grafica Florens, Divise Ducale, Azienda Montosco, Cantina Spadafora, Cantina Cervinago, Il Semaforo, Reicim, Patata della Sila IGP, Toursearcher Sila.

A “sfidarsi” interverranno le “squadre capitano” di ciascuna delle Riserve della Biosfera che hanno superato la fase locale con la realizzazione di piatti che – come spiega il Presidente del Parco della Sila, Francesco Curcio -: “sono rappresentativi del legame tra ruralità e conservazione del paesaggio e della biodiversità, e che accrescono il valore e le caratteristiche dei prodotti a chilometro zero delle Riserve della Biosfera”.

Il piatto “Cicoria e patate” de “La PIgnanella” vincitore della fase finale di Upvivium 2022

Nate più di 50 anni fa dall’Unesco (questa della Sila, nel 2014) le Riserve conciliano tutela della biodiversità e sviluppo sostenibile. In Italia, come in tutto il mondo, sono sostanzialmente “laboratori viventi”, scrigni e presidi per la tutela della sostenibilità ambientale e la promozione di una connessione sostenibile tra persone e natura. Sono state pensate e volute per testare approcci interdisciplinari finalizzati a comprendere e gestire i cambiamenti e le interazioni tra i sistemi sociali ed ecologici, compresa la prevenzione dei conflitti e la gestione della biodiversità. Sono, poi, luoghi che per così dire forniscono soluzioni locali a sfide globali, comprendendo ecosistemi terrestri, marini e costieri, e di cui fanno parte aree per lo sviluppo sostenibile in diversi contesti ecologici, sociali ed economici, in cui vivono oltre 250 milioni di persone.

In particolare, il programma “Man and Biosphere” dell’UNESCO, veicola e promuove i valori di sostenibilità contenuti nelle pratiche agricole di tradizione, buone, sane e pulite, e nella gastronomia che si fonda sui prodotti, i saperi e le culture originali presenti nelle Riserve di Biosfera in tutto il pianeta. Per le Riserve della Biosfera, in particolare per quelle italiane, la cultura del cibo è strettamente connessa a quella della sostenibilità, non solo in relazione alla gestione e riduzione dell’impatto ambientale delle filiere

agroalimentari, ma anche in considerazione del fatto che i prodotti tipici e piatti sono espressione della cultura gastronomica e dell’economia locale. Le Riserve ambiscono ad essere territori in cui si consolidano stili di vita sostenibili, e dove anche la gastronomia è basata sull’uso equilibrato dei prodotti e il loro riuso nelle ricette migliori della tradizione, così come in quelle innovative e sperimentali. Così Upvivium mette in gara squadre di ristoratori e produttori locali che si sfidano con piatti e bevande a filiera corta, rappresentando il connubio “uomo&biosfera del proprio territorio.

Con questa iniziativa, si valorizza il patrimonio agro-alimentare delle Riserve di Biosfera MAB UNESCO italiane, e si evidenzia lo stretto legame tra ruralità e conservazione del paesaggio e della biodiversità, accrescendo il valore e le caratteristiche dei prodotti a chilometro zero, dando visibilità a chi li propone, ogni giorno, attraverso ricette dedicate nei menù dei ristoranti.

Gli obiettivi del Concorso Upvivium possono così essere riassunti: favorire ed incrementare l’utilizzo delle produzioni agroalimentari locali nel settore ristorativo delle Riserve di Biosfera; sensibilizzare gli esercizi di ristorazione alla piena valorizzazione dei prodotti agro-alimentari del proprio territorio nel presentare i propri menù agli ospiti (storytelling); valorizzare il patrimonio agro-alimentare delle Riserve di Biosfera, quale anche strumento di conservazione della biodiversità “coltivata ed allevata” e della cultura gastronomica tradizionale; recuperare e reinterpretare le ricette tradizionali delle Riserve di Biosfera; stimolare forme di turismo correlate alla gastronomia di qualità; promuovere in modo congiunto e sinergico le Riserve della Biosfera italiane e mettere in rete i loro operatori.

L’iniziativa prevede prima una fase locale, in cui ciascuna Riserva della Biosfera partner di progetto determina la propria squadra vincitrice. Queste si contendono quindi il primato nazionale con un contest live, che, per questa edizione, come detto, verrà ospitato dalla Riserva della Biosfera della Sila il 12 novembre, organizzato in collaborazione con la Federazione Italiana Cuochi.

Ed ecco i nomi delle Riserve (con le rispettive pietanze proposte) che entreranno in competizione nella finale. E dovrebbe essere un bel vedere (e assaggiare) che non potrà mancherà di sorprendere, considerato il livello professionale di chi è stato chiamato a scendere in campo, con al proprio seguito il meglio degli ingredienti territoriali, e la loro più compiuta e gustosa elaborazione.

La Riserva della Biosfera Delta Po, con il Ristorante “Mercato Coperto”, presenterà il piatto “Cozze selvagge di Marina di Ravenna, con soffice di patate, mandorle tostate e piadina croccante”, a cura dello chef Marco Cavallucci e del suo aiutante Massimo Ranieri.

La Riserva della Biosfera Isole di Toscana, con la squadra “Assapora- Chef Felice”, il piatto “Pan Cake Quattro stagioni” a cura dello chef Felice Sapio e del suo aiuto Silvia Sapio.

La Riserva della Biosfera Monte Grappa, con il “Ristorante da Gerry”, il piatto “Gnocchi di fine estate” a cura dello chef Stefano Menegon e del suo aiuto Davide Pellizzer.

La Riserva della Biosfera Valle Camonica – Alto Sebino, con il ristorante “Trattoria La Peppina”, il piatto Vallecamonica nel piatto” a cura della chef Federica Garini e del suo aiuto Carlo Laguardia.

La Riserva di Biosfera Appennino Tosco Emiliano, con il ristorante “Podere Conti”, il piatto “Scrigni di agnello di Zeri affumicato” a cura dello chef Giulio Bellano e del suo aiuto Tobia Conti.

La Riserva della Biosfera Sila, con l’Agriturismo “La Basiliana”, il piatto “Crostone di Pitagora” a cura dello chef Giampiero Monterosso e del suo aiuto Rossella Lucà.