Startup: miti da sfatare e nuove opportunità, la Calabria comincia a fare la sua parte

Dalla redazione, S. S.

Fra le startup, sono soprattutto quelle innovative, che rispondono cioè a specifici requisiti normativi, a dare un segnale di dinamismo importante anche per regioni con forti problematicità. La Calabria è sicuramente fra queste. Ma qual è il panorama delle startup, nelle regioni italiane e quali sono le esperienze che emergono al Sud?

Il rapporto di monitoraggio trimestrale, aggiornato al mese di luglio 2021, sulle startup innovative, pubblicato da Ministero dello sviluppo economico, InfoCamere e Unioncamere, fornisce un quadro della vitalità imprenditoriale delle startup, dopo l’annus horribilis della crisi pandemica. In totale, in Italia le startup iscritte sono più di 13.000, esattamente 13.582 e rappresentano il 3,6% delle società di capitali di più giovane costituzione. Tenendo conto, ovviamente, anche dell’ammontare della popolazione, che influisce sul numero di imprese, il Nord e il Centro sono i territori che esprimono maggiore vitalità. Ma il Sud sta dimostrando una vivacità non trascurabile.

Elaborazione su dati Mise, InfoCamere e Unioncamere

Emerge la Campania, con un numero di 1.205 startup, che corrispondono all’8,9% del totale nazionale, un valore superiore anche al Veneto dove risultano registrate 1.095 startup (8,1% del totale). Segue la Puglia con 632 nuove startup, l’Abruzzo con 252. La Calabria ne conta 263, la Basilicata 134, il Molise ne ha invece 77 (seguito soltanto dalle Valle d’Aosta che ne ha 19). Per le Isole la Sicilia registra 623 startup e la Sardegna 192.

Ma cosa fanno in concreto le startup della Calabria? Ecco alcuni fra gli esempi interessanti, sviluppati anche con il supporto di Fincalabra/CalabriaInnova.

Net4Science, spin-off creato nell’ambito del gruppo di ricerca di Chimica Farmaceutica del Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, è attiva in ambito farmaceutico e nutraceutico a livello nazionale e internazionale. Revelis startup cosentina, realizza soluzioni di Intelligenza Artificiale tramite il Big Data management. Arcon-Sonehealth, startup innovativa di Catanzaro, offre soluzioni innovative con lo scopo di migliorare le proprietà degli stetoscopi classici. Medifarmagen, spin-off dell’Università di Catanzaro, ha competenze nel settore della farmacologia clinica, della patologia clinica, della nutrizione e del marketing. 2SMArtEST, società spin-off dell’Università della Calabria di Rende e il supporto del CERN di Ginevra, opera nel settore di tubi a tenuta stagna, smart manufacturing e industria 4.0. È da citare, inoltre, Doctorium, piattaforma telematica che offre videoconsulti medici e psicologici online.

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Certo le regioni del Nord e del Centro rimangono in prima linea. La Lombardia si pone al top con il 26,7% di tutte le startup italiane. Segue con l’11,7% il Lazio, dove le startup sono concentrate soprattutto a Roma (il 10,4% del totale nazionale). Nel 2021 ha superato il migliaio di startup, anche l’Emilia-Romagna, con 1.071 startup (7,9%). Invece, il Trentino-Alto Adige è la regione in cui negli ultimi 5 anni circa il 6,0% di tutte le società è una startup. Ma il Sud non sta a guardare, e innovazione, entusiasmo imprenditoriale e spinta verso l’innovazione e il futuro, trovano anche in Calabria un territorio in cui seminare, in attesa di raccogliere buoni frutti.

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