
31 Mag Premio Caccuri, giusto orgoglio
Giunto alla nona edizione, l’imperdibile appuntamento dell’estate silana è tra le iniziative più significative e qualificate d’Italia
Si appresta la celebrazione della nona edizione del Premio Letterario Caccuri, in previsione a Caccuri (Kr), alle pendici della presila crotonese, magnifico borgo arroccato su uno sperone roccioso dominato dall’antico Castello e dalla Torre, non lontano comunque dal mare e dalla riserva di Le Castella, in previsione ad agosto e che fa conto su un poker di finalisti, come sempre, di alto profilo, che verranno votati dalle due giurie del Premio: quella tecnica/nazionale e quella popolare. Tanti, come usualmente, gli ospiti blasonati. Tra i networks televisivi ormai “affezionati” al Premio: Rai, La7, Sky, Mediaset; la carta stampata nazionale presente con Corriere della Sera, Repubblica, Il Fatto e molte altre testate conosciute nel Paese: e diversi anche i media regionali e del centro-sud che seguono con passione l’iniziativa.

Il Premio Letterario Caccuri è un contest di saggistica che si svolge in estate come detto a Caccuri, ai piedi dell’incantevole Sila: un’oasi felice di gente onesta e laboriosa, lontana da qualsiasi forma di delinquenza organizzata e non. All’interno dell’evento si attribuiscono riconoscimenti speciali per l’economia, il giornalismo, la narrativa, la musica, il cinema.
Le prime otto edizioni hanno ottenuto un ottimo riscontro di favore dagli addetti ai lavori, pubblico e critica, tanto che il “Caccuri” viene considerato tra i Premi di saggistica più importanti in Italia, e “attenzionato” in diversi ambiti: a cominciare dal Presidente della Repubblica che ha inteso premiare impegno ed entusiasmo degli organizzatori con l’onorificenza della Medaglia al valore culturale.
I saggi sono selezionati da un comitato scientifico (presieduto da Giordano Bruno Guerri) e votati da una giuria popolare e da una nazionale per complessivi 120 giurati. Il 10 agosto di ogni anno, serata della finalissima, viene decretato il vincitore del contest di Saggistica, cui viene attribuito, oltre un consistente premio in danaro (assicurato anche agli altri finalisti) la prestigiosa “Torre d’argento” forgiata dal maestro orafo Michele Affidato.

Tiziana Ferrario, Ferruccio De Bortoli
I valori fondativi che animano il “cantiere aperto” del Premio Caccuri, poggiano su incorruttibilità e incondizionabilità dello spirito, della volontà, dell’autonomia nelle scelte culturali. Onestà intellettuale che semplicemente non conosce influenza politica o clientelare di qualsivoglia colore e credo, dato che il Premio è di proprietà esclusiva dei lettori
Non soggetto a voto delle due giurie, ma di altissimo standing, il Premio speciale “Fondazione Carical” viene poi attribuito ad un italiano “speciale” che si distingua per talento superiore nel campo di appartenenza, che l’Accademia dei Caccuriani riconosce. E’ andato finora a Paolo Mieli, Carmen Lasorella, Antonio Azzalini, Alessandro Profumo, Ferruccio de Bortoli, Michele Placido, Massimo Cacciari e Jan Slangen (Comandante delle Frecce Tricolori).
Della blasonata giuria nazionale nel corso delle prime otto edizioni, oltre al citato Guerri, hanno fatto e ne fanno parte, nomi importanti della cultura e del mondo accademico.

Solo qualche nome: Renzo Arbore, Alessandro Profumo, Piergiorgio Odifreddi, Gianluigi Nuzzi, Ferruccio de Bortoli, Pino Aprile, Marco Frittella, Barbara Serra, Luisella Costamagna, Franco Di Mare, Salvatore Silvano Nigro, Maria Rosaria Gianni, Antonio Ereditato, Gianfranco Viesti e altri altrettanto prestigiosi. Il Premio si avvale di un’associazione culturale “no profit”, l’Accademia dei Caccuriani (vero motore di passione e organizzazione del Premio) e dei suoi ben 500 associati provenienti da tutt’Italia.