
31 Lug METAMORPHOSIS, a Scilla il progetto architettonico e Culturale sui Beni Confiscati alle Mafie
A cura del Laboratorio Landscape_inProgress del Dipartimento dArTe dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, coordinato dai proff. Marina Tornatora e Ottavio Amaro, un’importante Mostra nella spettacolare sede del Castello Ruffo, fruibile fino al 13 settembre 2021

Il Laboratorio di ricerca Landscape_inProgress del Dipartimento dArTe dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, coordinato dai proff. Marina Tornatora e Ottavio Amaro, presenta la mostra “METAMORPHOSIS. Il progetto dei Beni Confiscati alle Mafie”, che sarà possibile fruire fino al 13 settembre 2021 nella spettacolare sede del Castello Ruffo, a Scilla (Rc).
Già esposta presso lo IUAV – Istituto Universitario di Architettura di Venezia, s’inserisce nel programma SUDeFUTURI – III annual international meeting della Fondazione Magna Grecia… La quantità dei beni confiscati in Italia costituisce un patrimonio edilizio i cui connotati funzionali ed estetici sono tutti da ripensare in un’azione di riappropriazione di spazi legali e urbani. Il Laboratorio di ricerca Landscape_inProgress, dell’Università di Reggio Calabria, è impegnato da diversi anni in uno specifico lavoro sul patrimonio esistente sottoposto ad azione giudiziaria di confisca per reati legati a pratiche criminali, in particolare nella città Metropolitana di Reggio Calabria. Tali beni (residenze, manufatti industriali e commerciali, terreni agricoli) sono il risultato d’investimenti di risorse finanziarie non trasparenti, abitati da attori che si muovono fuori dalla convivenza civile.
In questo contesto si inserisce la convenzione sottoscritta dal Laboratorio con il Consorzio Macramè per sviluppare attività di ricerca e sperimentazioni progettuali e didattiche con la finalità di realizzare una nuova mappa di segni e presenze architettoniche che marcano la metamorfosi estetica, oltre che sociale, della città e dei luoghi. Il senso più profondo è quello di trasformare gli epicentri della corruzione e del brutto in punti di riferimento positivi per la collettività, in un nuovo rapporto tra etica ed estetica. I paesaggi di una parte del territorio calabrese sono il triste racconto di violenza e di arroganza, l‘esempio plastico della distorsione mafiosa, e ripensarli nella loro configurazione estetica e funzionale restituisce grande forza civile, culturale ed etica alle nuove generazioni oltre al senso stesso di riappropriazione dei luoghi. Ciò mette al centro il ruolo che l’Architettura, le Istituzioni e l’Università possono avere nel creare una nuova sensibilità e sviluppare azioni positive nei territori interessati da questi fenomeni.

La mostra si articola in tre sezioni
- Sezione introduttiva sui beni confiscati in Italia e focus sulla Città Metropolitana di Reggio Calabria, nella quale si evidenzia una prima sintesi inedita sulla quantità e sulla collocazione geografica degli stessi.
- Sezione fotografica, a cura del fotografo Armando Perna, concepita come racconto dei beni oggetto di studio sotto i possibili aspetti figurativi e antropologici.
- Sezione progettuale, composta da una sintesi di:
-sperimentazioni didattiche concepite come riconfigurazione architettonica di una serie di edifici confiscati, collocati in aree periferiche;
-il PROGETTO MESTIERI LEGALI su un terreno confiscato lungo il fiume Mesima, nel comune di Rosarno (Rc), risultato di una convenzione con il Consorzio Macramè, un’importante rete di più di 30 cooperative sociali e agricole che operano concretamente nella sfida per l’affermazione della legalità, gestendo beni confiscati alla mafia. Il progetto Mestieri legali si configura come un frammento di parco agricolo fluviale, concepito come una Communitas della biodiversità, nella quale sono previste attività educative, formative e per il tempo libero, connesse alla produzione agricola e all’integrazione di lavoratori migranti. Il processo di realizzazione del Parco si sviluppa con l’apporto di più competenze e operatori, attraverso un dialogo fattivo tra costruzione, architettura, ingegneria e arte. Quest’ultima, curata dall’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, interviene nel campo del riciclo e dell’uso degli scarti accumulati sul terreno nel tempo. Una piccola parte della mostra presenta una sintesi delle.

-Progetti e realizzazioni di architetture effimere all’interno della prima edizione dell’International Summer School JointLandscape#BENICONFISCATI svoltasi in collaborazione con l’Università Ain Shams del Cairo e il Consorzio Macramè.
-IMPRONTE A SUD – WELFARE LAB interessa un edificio confiscato, concesso dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria al Consorzio Macramè, e si configura come una prima esperienza di welfare di comunità a Reggio Calabria, una sperimentazione ampia ed eterogenea che oscilla dalla semplice aggregazione della domanda di servizi a vere e proprie forme di mutuo aiuto, fino a forme di collaborazione attiva. All’interno dell’immobile saranno realizzate, infatti, differenti attività, tra loro interconnesse e legate da un filo conduttore unico: l’attenzione ai bisogni della comunità e alla sua crescita in termini di sviluppo, opportunità, diritti, responsabilità condivisa.
Responsabili scientifici e Curatori | Prof. Ottavio Amaro, Prof. Marina Tornatora
Gruppo di Ricerca | Ph.D.s Blagoja Baikovskj, Ph.D. Alessandro De Luca, Ph.D. Domenico Fazzari, Ph.D Francesco Leto, Ph.D.s Moataz Samir. Coordinatore | Ph.D. Cristiana Penna
Collaboratori | Michele Bagnato, Milano, Matteo Milano, Cecilia Coppola, Davide Villari, Camillo Leone, Alessandro D’Avola, Rossella Panetta
Foto di Armando Perna
Sito web: http://landscapeinprogress.unirc.it/