L’ortica, erba dalle mille proprietà

Dal cuoco alimurgico e divulgatore Giacinto de Rosario, crotonese, fondatore della neonata e prima Associazione Alimurgica Italiana con sede a Fiumefreddo Bruzio (Cs) , un sintetico “trattato” su questa importante pianta dalle mille proprietà, benefica e buonissima anche a tavola, molto diffusa in Calabria, da cui si fanno anche eccellenti tessuti in passato adoperati per le uniformi militari dell’esercito di Napoleone e della Wehrmacht hitleriana  

Il succo di ortica, altamente benefico

di Giacinto de Rosario (cuoco alimurgico)

Da “Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno” di Giulio Cesare Croce, del 1670. Re Alboino (Re dei Longobardi) rivolgendosi a Bertoldo: “Quale è l’erba che anche i ciechi conoscono?” – Bertoldo (contadino, scarpe grosse, ma cervello fino): l’Ortica!

Sì, è così, leggendo l’immortale capolavoro letterario, da piccolo venni a conoscenza dell’Ortica, da questa novella. Io ragazzino di città, che ne sapevo dell’ortica? Ortica Dioica, nome botanico. Viene da uro, “io brucio”. Ed è così che ci si sente, quando per caso la si tocca.

Quello stesso ragazzino, poi in campagna la conobbe, eccome! l’ortica, cadendoci dentro: pianti, lacrime… fortuna non ero cieco! Mia nonna (ciao nonna, ovunque tu sia, grazie) corse a strappare grosse manciate di un’erba che cresceva su un rudere li vicino, e la sfregò sulle gambe nude (odiosissima moda, i pantaloncini corti) e sulle braccia.

Funzionò. Lentamente il bruciore diminuì… La miracolosa pianta medicamentosa era la Parietaria, erba del vento, erba vetraiola, ecc. fate voi. Buffamente, crescono sempre vicine, e sono parenti strette. Acido formico, sì, quello prodotto appunto dalle formiche quando le attacchi. Questo è quello che fa urere al contatto con le foglie di ortiche.

Le uniformi della Wehrmacht
e dell’esercito napoleonico

Questa sua qualità non sfuggì al Durer che in una pala d’altare fece offrire una piantina di Ortica da un putto, a Dio. Da ricordare, poi, il fatto che durante la guerra anglo-francese, con il blocco navale da parte degli inglesi, si determinò nella nazione transalpina una grande mancanza di tessuti ricavati dal cotone e dal lino. Napoleone chiese ai suoi scienziati di trovare un’alternativa a questi due filati, e le “menti” si ricordarono che in Lorena era usanza utilizzare l’ortica a questo scopo, e l’imperatore diede così l’ordine di coltivarla e svilupparla per avviare una produzione tessile che finì per essere massicciamente impiegata per fare le divise militare dei soldati con questo ottimo e resistente tessuto.

Lo stesso avvenne negli anni ’40 del secolo scorso, quando i tedeschi di Hitler si trovarono in condizioni simili, con cotone e lino a scarseggiare, e stavolta a ricordarsi dell’Alsazia, terra di confine tra Germania e Francia, con la medesima tradizione produttiva. Ne vennero rapidamente i tessuti delle divise di Wehrmacht e SS, fatte con tessuto e colore verde ricavato dall’Ortica.

Riguardo alle altre sue proprietà, va aggiunto che l’acqua di macerazione dell’Ortica è utilissima per eliminare i parassiti immediatamente, e per un certo lasso di tempo. Nella medicina popolare, poi, c’à da mettersi …le mani nei capelli, letteralmente. L’Ortica stimola il cuoio capelluto, è efficace contro la forfora, e al risciacquo dei capelli illumina d’immenso….

Utile per le turbe del tratto gastro intestinale (gastrite, enterite, stitichezza, emorroidi), per arterie e dintorni, (aterosclerosi, ridotta coagulazione del sangue, colesterolo alto, bassa emoglobina), per urolitiasi e cistite. Aiuta il controllo del diabete. E vi giuro, tanto altro, ma mi sono stancato…. Ma cosa volete di più per voler bene a questa amica vegetale?

De gustosissimi preparati con le ortiche:
il risotto e le frittelle

Ma facciamo i seri, si mangia? Eccome! I miei amici cuochi liguri, fanno risotti, ravioli, lasagne… Per me che non congelo mai nulla, lei, l’Ortica è l’unica mia eccezione. Meglio averne sempre a disposizione per fare frittate, frittelle, polpette, ripieni, e pasta “verde”. Se poi avete, polli, maialini, altre aviarie… fatele partecipare al pasto. Con il suo alto contenuto di proteine, darà sapore e colore alle uova come alle carni.

Le radici raccoglietele in primavera o in autunno, maggio e giugno per il cibo. La raccolta (con i guanti, please…) fatela con il tempo sereno e dopo che la rugiada si è asciugata. E allora, qualsiasi sia il vostro handicap… riconoscete all’ortica il suo posto nel vostro cuore!

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