In Sila, Hotel dei Pini, Villaggio Mancuso, l’avvincente “noir” di Elia Banelli

“Il giullare di morte”, la sua seconda opera letteraria pubblicata da Alter Ego, ambientata in Calabria tra le sponde spumose dello Ionio e i palazzi della periferia di Catanzaro, presentata domani alle ore 18.00 

Elia Banelli

Un serial killer vestito da giullare sconvolge le tranquille notti di Catanzaro, scatenando una serie di misteriosi omicidi, le cui vittime sembrano in apparenza non avere alcun legame. Il brigadiere Franco Laganà, incaricato di risolvere un caso che si rivelerà sempre più complesso, dovrà districarsi in un ginepraio di depistaggi, antagonisti inattesi, e confrontarsi con una pittoresca rosa di personaggi che include bulli di quartiere, intellettuali eccentrici, imprenditori collusi e pusher di strada. Sullo sfondo una terra, la Calabria, pregna di contraddizioni: diffidente e ospitale, aggressiva e generosa, sospesa tra delusioni e speranze di riscatto, sotto il cielo cupo e implacabile della depressione economica.

Questo, in sostanza, il topic de “Il giullare di morte”, seconda opera letteraria dello scrittore Elia Banelli, che sarà presentato domani 25 agosto, alle ore 18.00 nella suggestiva cornice dell’Hotel dei Pini a Villaggio Mancuso, nel cuore della Sila piccola catanzarese. Il romanzo, pubblicato nel 2021 da Alter Ego, casa editrice indipendente di Viterbo, è il naturale sequel de “L’uomo dei tulipani”, l’esordio letterario di Banelli nel 2018, all’epoca accolto con un certo interesse dal pubblico dei lettori e dalla critica (finalista alla prima edizione del concorso “Residenze Gregoriane”, segnalazione di merito al VI concorso “Caterina Martinelli”, diploma d’onore alla XI edizione del premio letterario internazionale Città di Cattolica). Una storia che può essere letta in maniera autonoma rispetto alla prima opera dell’autore, giornalista pubblicista, nato a Catanzaro, da anni in bilico esistenziale tra Bologna, dove vive con la famiglia, l’Umbria degli affetti e la sua “amata e odiata” terra di origine.

Tra le onde spumose dello Ionio, i palazzi sgarrupati di una periferia popolata dalla comunità rom, si consumano i misfatti di una città pervasa da un’armonia selvaggia. Una Catanzaro cupa e sorprendente, raccontata attraverso la formula del noir, un genere che da anni si è impadronito dei gusti di una fetta sempre più ampia di lettori, capace di coinvolgere con la leva dell’intrattenimento, del fascino ignoto del male, per trasformarsi nel vero romanzo sociale contemporaneo.

“Il giullare di morte” di Elia Banelli è dunque un giallo originale che restituisce lo spaccato di una Calabria inedita, visionaria e mistica, sospesa lungo il confine tortuoso che unisce la tradizione alle pretese di modernità. Una storia raccontata con uno stile veloce e scorrevole, avida di suspense e colpi di scena. Il ritmo è scandito, pagina dopo pagina, da una tensione crescente, ricca di dettagli precisi e mai banali, alla scoperta di personaggi controversi, anime e stelle danzanti di una città di provincia non abituata a questa serie di dinamiche da “capitale europea”. Ed è proprio racchiuso in questo esperimento la forza intrinseca del romanzo: la sfida di proporre all’interno di uno scenario e di un contesto letterario in prevalenza nordico, mitteleuropeo, una sequenza di omicidi (forse) seriali scatenati da mano ignota, in una città ai confini del continente, in apparenza lontana anni luce da questo genere di dinamiche.

Esperimento coraggioso e ben riuscito soprattutto nell’intento di creare una forte attesa per la scoperta dell’identità dell’assassino e disegnare un quadro corposo di personaggi con una propria distinta umanità, in grado di trascendere oltre l’indagine pur rimanendo funzionali alla trama. Alla fine della storia il lettore curioso verrà avvolto da un ventaglio di sentimenti contrastanti: divertimento e invito a riflettere, tensione e incanto, malinconia e inesauribile voglia di vivere.   Cosa pretendere di più da un giallo?

Elia Banelli è nato a Catanzaro nel 1983. Giornalista pubblicista, ha lavorato a Roma come project manager per una società di produzione televisiva. Oggi vive a Bologna, dove si occupa di scrittura, editoria e giornalismo. Nel 2018 ha esordito con L’uomo dei tulipani (Alter Ego) e nel 2019 ha pubblicato il racconto Il battesimo, all’interno dell’antologia Delitti di Dio (Alter Ego). Nel 2020 è stato direttore editoriale della casa editrice AUGH! (www.aughedizioni.it). A febbraio 2021 ha pubblicato il suo secondo romanzo, Il giullare di morte (Alter Ego). Scrive recensioni letterarie per il blog “Giallo e Cucina”.


All rights reserved (© Riproduzione riservata)