IL GUSTO PERDUTO, un viaggio nell’archeogastronomia

Al Tg2 si parla dell’eccezionale libro del prof. Arnaldo Caruso sulla cucina dei popoli antichi

Alcune illustrazioni dei piatti antichi realizzate
da Silvano Brugnerotto

Nella rubrica “Eat Parade” del Tg2, si parla del libro di Arnaldo Caruso (Academ editore, illustrazioni di Silvano Brugnerotto) che dal fortunoso ritrovamento delle tavolette babilonesi ha aperto una piccola finestra sulla archeogastronomia: cioè la cucina dei popoli antichi, ancora oggi praticamente sconosciuta. Ittiti, assiri, egizi, fenici, minoici, micenei e tante altre civiltà minori del Medio Oriente e del Mediterraneo, sembrano apparentemente non interessate a scrivere e tramandare i segreti della loro cucina. È incredibile, ma infatti poco o nulla delle ricette di questi antichi popoli che pur hanno lasciato testimonianze scritte su argomenti di ogni genere, è arrivato alla nostra attenzione. Un vuoto di millenni, difficile da colmare e da spiegare se non per la totale perdita delle fonti scritte, che pur dovevano esistere nelle biblioteche di re e notabili del tempo. Per prenotare il volume: https://www.academgroup.it/libri/ilgustoperduto/

Sia ben chiaro, vari storici, principalmente greci e romani, hanno ampiamente riferito su usanze culinarie e gusti delle antiche civiltà. Ma quel che ci mancava sono le preparazioni, gli ingredienti utilizzati, le loro quantità e come questi cibi venivano cotti e consumati.

Ed ecco, allora, la chiara importanza di questo davvero originale libro del prof. Arnaldo Caruso (scienziato di fama, presidente della Società Italiana di Virologia) che qui nella veste di studioso e appassionato di storia e cucina del passato, indaga a fondo e originalmente sull’argomento, colmando una grave lacuna anche con le autentiche e sorprendenti “rivelazioni” delle ricette in voga all’epoca, che ora è possibile intanto conoscere, e magari in qualche modo rifare e “assaporare” come un fantastico salto indietro nel tempo. Seppur, ovviamente, nessuno è più in grado di ridarci l’esatto gusto dei cibi di allora, possiamo però ora sensibilmente avvicinarci, arrivare ad un passo dall’autenticità di una preparazione, provando quasi come in un gioco, a ridare vita ad un gusto perduto, ad un piatto che esprime e contiene il fascino dell’antico, del mondo che non c’è più. Del resto, cos’è la cucina senza immaginazione, fantasia, sensibilità?

Il prof. Arnaldo Caruso

Arnaldo Caruso è nato a Cosenza nel 1957. Laureato in Medicina all’Università di Milano, è docente all’Università di Brescia, professore ordinario per la disciplina di Microbiologia e Microbiologia clinica, e Direttore dell’Unità Operativa Complessa del Laboratorio di Microbiologia e Virologia ASST presso gli Spedali Civili di Brescia. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche, nel 2019 è stato eletto presidente della SIV-Società Italiana di Virologia.

Le sue scoperte nel campo delle infezioni virali gli hanno valso numerosi premi e riconoscimenti. Appassionato cultore di storia antica ed archeologia, ha dedicato approfonditi studi alla riscoperta dei popoli dell’Italia meridionale dell’età del ferro e alla colonizzazione greca. Con “Il gusto perduto”, prosegue la sua approfondita e illuminante indagine sulle abitudini alimentari delle popolazioni dell’antichità mediterranea e mediorientale.

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