Alexandre Dumas, cittadino Onorario di Malvito

Da Giovanni Cristofalo, studioso di archeologia e storia, una preziosa notizia pressoché inedita: l’onorificenza conferita in passato dal Comune cosentino al grande scrittore francese

di Roberto Messina

Alexandre Dumas

Da Giovanni Cristofalo, studioso di archeologia, già sindaco di Malvito in provincia di Cosenza, autore del recente, fortunato “La croce di Pauciuri”, una preziosa informazione che va indietro indietro nel tempo: la cittadinanza onoraria di Malvito attribuita al grande Alexandre Dumas (padre), scrittore di fama mondiale per i suoi romanzi a sfondo storico, su tutti “I tre moschettieri” e “Il conte di Montecristo” con i loro vari adattamenti cinematografici e televisivi.

“Durante la sua permanenza a Napoli – racconta il prof. Cristofalo – nella prima pagina del giornale ‘l’Indipendente’, numero 251, del 9 novembre 1863 (esattamente, dunque, due anni dopo l’Unità d’Italia) Alexandre Dumas, annunciava ai suoi lettori di essere cittadino onorario di un piccolo centro del cosentino, Malvito. Lieto di questo attestato ricevuto dal paesino calabrese, l’indimenticabile autore di capolavori della letteratura mondiale si abbandona ad una breve disanima sulla storia di questa cittadina, che definisce “gloriosa”, conquistata dai Longobardi, poi dai Bizantini e infine dai Normanni. Si sofferma, in particolare, sull’espugnazione di Malvito, fatta con il tradimento da parte del condottiero normanno Roberto il Guiscardo, con queste parole: “gloria alle città che il nemico non può prendere che a tradimento…

Mi piace riportare la parte conclusiva dell’editoriale che il grande scrittore francese dedica a Malvito, pregno di quella forte ed intensa carica emotiva e umana che Dumas ben possedeva e sapeva trasmettere nei suoi grandi ed immortali capolavori. Dopo aver ricordato la scomunica di Papa Leone X a cui, secondo la leggenda, incappò Malvito per l’uccisione di un suo Vescovo, fa questa penetrante riflessione: “Anch’io sono scomunicato, e sarò superbo il giorno che andrò a porgere i miei ringraziamenti al Municipio di Malvito, di trovarmi in compagnia de’ miei simili.

Il castello di Malvito

I resti di Dumas, per volontà dell’allora Presidente della Repubblica francese, Jacques Chirac, vennero trasferiti al Panthéon di Parigi nel 2002, senza rispettare, però, le su ultime volontà scritte nel testamento: “rientrare nella notte dell’avvenire nello stesso luogo dal quale sono uscito dalla vita del passato”, ossia “in quell’affascinante cimitero (di Villers-Cotterêts) che ha più l’aria di un’aiuola fiorita dove fare giocare i bambini, che di un posto per far dormire cadaveri. Onore ad Alessandro Dumas e che possa riposare in pace il nostro grande e insigne conterraneo onorario”.

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