A Firenze, per i “calabrotoscani”, l’impegno dell’Associazione Nosside

Nasce per costituire un “ponte” culturale e di operosa fattività, fra la terra d’origine e quella di adozione

di Anna Morabito

Il direttivo della neonata Associazione “Nosside”

Nel cuore del quartiere storico di Santa Croce, all’interno di quello che per un secolo è stato il carcere di Firenze, restaurato a fine anni ‘90 da Renzo Piano, ma ancor prima Convento delle monache di clausura dette “Murate”, nei giorni scorsi si è tenuta la conferenza stampa che ha visto partecipare più di cento persone e che ha dato ufficialità alla nascita di “Nosside”, l’Associazione culturale calabrese che vuole essere  “un ponte” –  come ha tenuto a dire la sua presidente, Agnese Larosa – fra la terra di origine e quella che accoglie tutt’oggi migliaia di calabresi: la Toscana.

L’incontro al Caffè Letterario “Le Murate” è stato aperto da Mimma Dardano, che ha chiamato sul palco Peppe Voltarelli, già fondatore e leader del famoso gruppo musicale “Il Parto delle Nuvole Pesanti”, band di culto del new folk italiano, ben conosciuto anche oltreoceano, e che ha al suo attivo collaborazioni con Claudio Lolli, Teresa De Sio, Sergio Cammariere, Otello Profazio, Roy Paci, Carmen Consoli, Bandabardò. Voltarelli, della sua cultura nativa ha saputo conservare intatte nella memoria e nel cuore parole consegnate alla musica, che restano cultura orale e ci rendono curiosi di ascoltarle direttamente in dialetto. In qualsiasi tradizione orale, ci sono sempre più testi che musica, ma il valore della musica popolare è in questa sua spontaneità con cui si comunicano sentimenti personali e collettivi. Attraverso stornelli, ballate, storie di emigrazione e di lavoro, si apprendono le usanze di un popolo, e in questo continuo, paziente e intelligente attivismo, si riesce a dare voce alla storia di tanti emigrati del Sud che non si sono annullati per integrarsi, ma hanno pienamente conservato la cultura originaria. “Ci vuole rispetto, molto rispetto per le tradizioni…” – canta Voltarelli che è parte integrante del direttivo di Nosside, ricordandoci che queste sono il risultato complesso di scambi ed incontri, mescolanze e colonizzazioni.

L’esibizione di Peppe Voltarelli

Il progetto motore di Nosside, che prende il nome della più grande poetessa della Magna Grecia vissuta nella città di Locri fra il IV e II secolo a.c. (dove è stato dedicato il monumento che la raffigura con lo sguardo ed il corpo rivolto verso il mare e la Grecia, scolpito in bronzo dall’artista Tony Custureri e posto sul lungomare) in “un rapporto di perfetto dualismo”, come dichiarato dalla presidente Larosa, avvocato di origine locresi, vuole valorizzare le eccellenze calabresi rappresentandole in una città come Firenze, universalmente conosciuta per le sue bellezze artistiche e il cui centro storico è patrimonio dell’umanità Unesco.

Si parte per le motivazioni più varie, per studio, lavoro, per vedere “cosa succederà” e quando si trova la propria strada lontano dai luoghi di origine, nasce l’esigenza di ritrovarsi proprio tra quelle stesse persone il cui sentimento che lega alle origini è più intenso che mai, e rappresenta il prezioso patrimonio di risorse umane che la Calabria ha in Italia e nel mondo.

Così, insieme ad Agnese Larosa, il vicepresidente Giovanni Fittante, la psicologa e psicoterapeuta Mimma Dardano, l’imprenditore Raffaele Madeo, Annarita Chiarelli medico di Careggi, Giuseppe Voltarelli artista di fama internazionale e Giovanni Vulcano specialista del Centro Ippico fiorentino, ecco l’apertura dell’Associazione a tutti coloro che, calabresi o toscani, vogliano condividere aspetti culturali e sociali di entrambe le regioni, attraverso azioni sinergiche e di cooperazione.

Il pubblico intervenuto al Caffè Letterario
“Le Murate” nel quartiere Santa Croce

L’intervento sul palco di Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana e assessore regionale all’Agroalimentare, che ha salutato positivamente la nascita di Nosside in quel di Firenze, si è incentrato sulle doti di ospitalità ed accoglienza del popolo calabrese, ricordando un suo viaggio istituzionale e sottolineando che la Calabria è ai primissimi posti in Italia per numero di operatori bio, e per superficie coltivata a biologico. L’assegnazione di una borsa di studio per sostenere l’unica scuola di cucina pubblica in Calabria, nel comune di Bianco (Rc), molto simile all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo del comune di Bra (Cn) sarà il primo impegno di una lunga serie di attività che si declineranno in seminari, convegni, incontri.  Presente all’inaugurazione, per formulare i migliori auguri per un giusto successo alla Associazione Culturale “Nosside Amici della Calabria e della Toscana”, anche l’Associazione Esperia che festeggia quest’anno i venti anni di attività di promozione della cultura calabrese a Pisa e nella provincia. Tra le due Associazioni la promessa di incontrarsi in un’ottica di reciprocità per finalizzare progetti in grado di far emergere i valori culturali di cui sono portatrici.

All rights reserved (Riproduzione riservata) – Foto Archivio Associazione Nosside, Firenze