“Un respiro in più”, il legal-thriller di Francesco Mangano ambientato a Perugia

Avvocato di Corciano, alle porte del capoluogo umbro, dove è anche assessore comunale (famiglia originaria di Mesocara, Kr), ha scritto un romanzo sorprendente e al tempo stesso intimo, ricco di intrighi, con personaggi ben disegnati che restano impressi nella memoria

La firma delle copie durante la presentazione a Perugia
ai “Pomeriggi letterari del Moderno”

”Un respiro in più”, di Francesco Mangano (Morlacchi Editore), avvocato di Corciano, alle porte di Perugia (dove è anche assessore comunale con deleghe ai Lavori Pubblici, Urbanistica, Edilizia e Sviluppo Economico), nato a Legnano (Mi), con famiglia originaria di Mesoraca (Kr), è un romanzo sorprendente ed interessante, che porta il lettore nell’universo del giallo-legal thriller in cui segreti, delitti, sentimenti e colpi di scena si inseguono felicemente sullo sfondo-ritratto di una città meravigliosa, con dentro una storia di amore ed amicizia e un’indagine giudiziaria coinvolgente ricca di intrighi, cadaveri eccellenti e legami amorosi.

Al suo esordio romanzesco, Mangano fa ben muovere i suoi personaggi tra i vicoli del centro cittadino e lungo i corridoi impolverati dei Tribunali perigini. Operatori del diritto, industriali, forze dell’ordine e comuni cittadini, vengono coinvolti in una storia che affonda le radici nel passato, intrecciate alle fortune finanziarie di un grosso gruppo industriale e ai rapporti sentimentali del protagonista.

L’intreccio narrativo si sviluppa intorno alla figura di Riccardo Bove, avvocato ultraquarantenne che vive una relazione semiclandestina con il sostituto procuratore Nadia Magistrelli. Per pura casualità, entrambi si ritrovano coinvolti nelle vicende di una grande azienda nel settore dei trasporti, di proprietà di una facoltosa famiglia perugina: il magistrato sta indagando su un presunto giro di riciclaggio, mentre l’avvocato è alla ricerca del testamento del capofamiglia, deceduto di recente.

La presentazione del libro
in piazza Montessori a Perugia

In un contesto urbano malinconico ed intimo, sullo sfondo di un episodio di quarant’anni prima, strani intrecci, inganni e delitti mettono a dura prova le certezze di Riccardo, seriamente legato a Nadia, ma ancora sensibile al fascino della bellissima Alessia Tonelli, sua vecchia fiamma. Un’incredibile serie di colpi di scena, gli daranno la forza per fare i conti con il passato e dare una svolta decisiva alla sua vita.

La trama del libro è avvincente, e le sue oltre 400 pagine scorrono effettivamente in maniera fluida, accompagnando il lettore nella vita forense di tutti i giorni, in cui l’avvocato tenta disperatamente di mantenere la sua umanità anche davanti alle tentazioni ed alle meschinità che lo circondano. Ed è proprio da queste situazioni complesse, che emerge la “forza” dei personaggi, ad iniziare dallo stesso Bove, avvocato affascinante eppure debole, quasi incapace di sganciarsi dal suo passato se non al termine di un lento processo di intima maturazione in cui giocano un ruolo chiave le due donne protagoniste del romanzo. Nadia e Alessia sono personaggi autorevoli, pienamente consapevoli del mondo in cui vivono, pronte a determinarne gli esiti: entrambe fiere e volitive, esprimono tutti i colori della femminilità, tra dolcezza e bellezza, semplicità e ricercatezza, comprensione e fermezza.

A Mesoraca (Kr) con l’assessore alla Cultura del Comune, Eloisa Tesoriere

Accanto alle figure principali, si muovono altre che restano impresse nella memoria del lettore per l’abilità con cui l’autore ne tratteggia i caratteri, pur se persone “normali”, in cui ognuno può riconoscersi o rintracciare segni di varia umanità. Non ci sono eroi in questo libro, piuttosto uomini e donne che rincorrono le loro passioni e combattono le debolezze nascoste nell’animo, dove a volte si annidano i tentacoli più oscuri del male.

In conclusione, un bel romanzo, un bel giallo, un bel legal-thriller che si lascia leggere alzando un sipario sulla provincia italiana: ambientandolo come detto a Perugia, in realtà Mangano ci racconta qualcosa che potrebbe svolgersi in qualsiasi cittadina italiana, tra centro storico e periferia, nomi illustri e popolo, segreti che sembrano custoditi in uno scrigno, ma che in realtà scorrono come acqua piovana nel chiacchiericcio di paese.

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